A Napoli è considerato un simbolo al pari di Diego Armando Maradona e Giuseppe Bruscolotti, tant'è vero che li ha entrambi superati nei rispettivi primati di gol (121) e presenze (520) con la casacca azzurra dei partenopei. Come loro, del Napoli n'è stato pure il capitano, fino a quando, all'improvviso, nel gennaio del 2019, dopo 11 stagioni e mezza, aveva deciso di lasciare il capoluogo campano e l'Italia per intraprendere un'avventura nel ricco campionato cinese con il Dalian Yifang, dove ha rincontrato un'altra vecchia conoscenza napoletana, il tecnico spagnolo Rafa Benitez. Campionato ricco sì, la Chinese Super League, ma forse neanche tanto stimolante per Marek Hamsik. Il centrocampista slovacco, in un'intervista concessa a Sportmediaset, non ha escluso la possibilità di tornare alla corte del presidente Aurelio De Laurentiis, colui che lo acquistò giovanissimo nell'estate del 2007 dal Brescia, anche se ha ammesso di trovarsi bene in Cina: "In Cina va bene, tra poco finisce il campionato, è già passato un anno, mi sono abituato. Non so se farei comodo al Napoli ora, ma è stata una mia decisione quella di andare via. Certo, dispiace, ma il Napoli resta nel mio cuore". Dal cuore di Marekiaro (chiamato così, come il noto borgo del quartiere di Posillipo), il Napoli non se ne vuole andare e difatti, seppur non ci giochi più da ormai 10 mesi, lui continuerà a sostenerlo: "Ora andrò a vedere i ragazzi contro l'Atalanta. Questo Napoli può vincere lo scudetto e andare lontano in Champions, può fare qualsiasi cosa". Però, il dovere di un professionista è quello di rispettare il contratto e Hamsik lo vede come il più grande ostacolo per il suo ritorno: "Non escludo di tornare a Napoli e dare una mano, ma devo dire di aver firmato per 3 anni in Cina, quindi, penso di rimanere lì". Una suggestione stroncata sul nascere, anche per comunione di intenti.