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Tony Cairoli, il re del motocross nato nel giardino di casa: ecco la sua storia

di Davide Locano venerdì 30 novembre 2018

1' di lettura

«Mi costruii dietro casa quella che nella mia testa doveva somigliare a una piccola pista: due mucchi di terra fatti con una pala in giardino. All' inizio ci spingevo sopra la bici tenendola per il manubrio e copiando i salti; poi, pian piano, ho cominciato a farlo pedalando e infine accennando qualche salto». È così che è cominciata l' avventura del nostro Antonio da Patti, in arte Tony Cairoli, il re del motocross italiano e mondiale, nove titoli ridati e quel decimo che continua a sfuggirgli. Anche se, spiega, «i numeri non mi interessano, non mi sono mai interessati, l' obiettivo non è vincerne 10, 11, 12, 13 o più. Semplicemente corro finché ho lo stimolo e continuerò a farlo finché vedrò miglioramenti, quello che mi guida è la passione». Una storia di "Velocità, fango e gloria", come rammenta il tatuaggio che gli decora le spalle, come ricorda il titolo della sua autobiografia uscita per Rizzoli (pp. 262, 18 euro - 9,99 euro ebook). A 33 anni, Tony si mette a nudo fra cicatrici, vittorie, l' amore per la moglie Jill («La mia straordinaria metà») e il ricordo di due fantastici genitori che lo vegliano da lassù. (LOTO)

Campionissimo...snobbato Tony Cairoli, il fenomeno del motocross italiano oscurato in televisione: ma perché?

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