Sul Mondiale di calcio 2022 che si giocherà in Qatar, con otto anni di anticipo, si addensano dense nubi: le nubi delle tangenti. Secondo quanto scrive il Sunday Times, infatti, l'ex membro esecutivo della Fifa per il Qatar, Mohamed Bin Hammam, ha versato tangenti per svariati milioni di dollari per ottenere il sostegno internazionale alla candidatura dell'emirato per i mondiali 2022. Il Sunday Times è entrato in possesso di migliaia di email e altri documenti che vengono presentati come la prova del pagamento di tangenti (per le quali, per inciso, era già finito sotto inchiesta Joseph Blatter). Soldi, soldi, soldi - Bin Hammam avrebbe versato mazzette fino a 200mila dollari su conti controllati ai presidenti delle associazioni americane e anche una super-tangente pari a 1,6 milioni di dollari all'ex presidente della Concacaf, l'Associazione calcistica della confederazione del Nord America, Centro America e Caraibi, Jack Warner, che si era dimesso proprio per il primo scandalo, che risale al 2011. Tre anni fa, infatti, fu coinvolto in accuse di corruzione nell'abito della candidatura di Bin Hammam alla presidenza della Fifa contro Sepp Blatter.