La madre è in fin di vita

L'Aguero sfida Cuba per vederla
di Albina Perrisabato 9 agosto 2008
La madre è in fin di vita
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Era il 19 giugno del 2001: la sua famiglia in gran completo la attendeva all’aeroporto per accoglierla, ma lei non arrivò. Una lettere dopo qualche settimana: sono rimasta in Italia, vi tengo nel cuore. E’ la storia di Taismary Aguero, nata a Sancti-Spiritus il 5 marzo 1977, pallavolista della nazionale italiana, ma che è stata colonna del volley cubano, quello che conquistò l’oro olimpico ad Atlanta nel 1996 e a Sydney nel 2000. Ai tempi giocava nella Desper Perugia, in A1, ma era ancora in forza nella nazionale di casa con la quale sbarcò in Svizzera. La via del ritorno non la condusse a L’Avana, ma nel nostro Paese, dove ha ottenuto il passaporto anche grazie al matrimonio con il partner italiano. Ora veste la maglia del club turco Telekom Turk Ankara. Un addio, una pagina nuova da scrivere lontana da Cuba. Ma da qualche ora le cose sono cambiate. La madre è in fin di vita e ha deciso di lasciare il ritiro cinese per andarla ad incontrare. Un rischio calcolato, perché su di lei pendono gravi accuse e potrebbe anche finire in galera, come “desertora”, disertrice. E’ in viaggio verso Madrird, poi sarà la volta dell’isola americana. La mamma, Dulce Fedora, abita in un paesino di seimila abitanti a quasi 360 chilometri dalla capitale. La Fipav (Federazione italiana pallavolo) stava cercando di fare ottenere all’anziana una visto turistico per poter riabbracciare la figlia in Italia, ma non è stato possibile, a causa anche del peggiorare delle sue condizioni fisiche. In teoria Tai Aguero dovrebbe tornare tra le file italiane il 14 agosto, in tempo per la fine del girone eliminatorio e per gli eventuali quarti di finale. Le incognite però sono tante. La giocatrice non poté essere a casa per i funerali del padre, non la lasciarono entrare. Ci riprova, intenzionata ad anadre fino in fondo. Un’impresa che vale molto più di una Olimpiade.