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Euro 2020, Italia-Turchia: subito uno scempio al Var, manca un rigore netto per fallo di mano

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Tanto vale abolire il Var e risparmiare due arbitri, se questo deve essere il modo di utilizzarlo. Nella partita di esordio di Euro 2020 l’Italia è subito stata protagonista, suo malgrado, di un episodio arbitrale controverso: proprio sul finire del primo tempo del match con la Turchia, su un cross dal fondo di Spinazzola è arrivato il tocco di mano netto da parte del terzino avversario, che aveva il braccio largo. 

 

 

Gli azzurri hanno immediatamente chiesto il calcio di rigore, il signor Makkelie ha fatto segno di proseguire salvo poi chiedere un check al Var a gioco fermo: a quel punto era legittimo attendersi l’assegnazione del tiro dagli undici metri in favore dell’Italia, dato che il terzino turco era sì abbastanza vicino a Spinazzola ma aveva il braccio largo. E invece incredibilmente il direttore di gara ha deciso di non assegnarlo, non andando neanche a rivederlo: che valutazione hanno fatto al Var? 

 

 

È lecito parlare di grave errore arbitrale, che potrebbe spostare gli equilibri: guardandolo più volte al replay ci si convince sempre di più che sia follia non concedere un rigore per un fallo di mano del genere. Tra l’altro nel primo tempo l’Italia ha dominato, producendo 14 tiri a 0: due occasioni ghiotte, quelle di Insigne e di Chiellini, ma la diga della Turchia ha finora retto. Anche se l’aiuto dell’arbitro e del Var è stato finora decisivo. 

 

 

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