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Euro 2020, il centrocampista dell'Atalanta Miranchuk rilancia la Russia: Finlandia battuta 1-0

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La Russia rialza la testa dopo il tris subito dal Belgio all'esordio e trova i primi tre punti della sua avventura ad Euro 2020. A farne le spese è la Finlandia, superata nel match di San Pietroburgo da una magia dell'atalantino Aleksey Miranchuk poco prima dell'intervallo. Per la squadra di Cherchesov, un successo fondamentale per tenere aperti i giochi qualificazione. I russi agganciano nel girone proprio la Finlandia, che all'esordio si era imposta sulla Danimarca nella gara segnata dallo choc per il malore di Eriksen e il Belgio. Finnici poco propositivi e troppo passivi: strada verso il secondo turno in salita. Domani, giovedì 17 aprile in campo, i Diavoli Rossi con i danesi nell'incontro che completa il secondo turno del Girone B.

 

 

 

Una manciata di minuti e Var già all'opera alla Gazprom Arena: Pohjanpalo incorna in rete il traversone di Raitala, ma l'arbitro Makkelie annulla dopo aver rivisto le immagini. Sospiro di sollievo per i russi, che prendono coraggio e rispondono con il tentativo di Ozdoev, che sciupa da ottima posizione e poi con il palo di Dzyuba: ma c'è fuorigioco. In entrambe le occasioni, servizio di un ispirato Miranchuk. In chiusura di tempo, gli sforzi della Russia vengono premiati dal colpo da biliardo di Miranchuk: il centrocampista dell'Atalanta duetta alla perfezione con Dzyuba e insacca all'incrocio con un perfetto sinistro (47').

 

 

In apertura di ripresa, grande chance per la Finlandia con Pukki che al cospetto di Safonov viene disinnescato da Diveev. Russi minacciosi con un bel tiro da fuori di Golovin che non inquadra lo specchio, per fortuna di Hradecky che era in ritardo. Ci prova poi con il sinistro incrociato Zemaledtinov, su servizio del solito Miranchuk: la sfera fa la barba al palo. La manovra offensiva dei finlandesi però non produce pericoli. Arajuuri ci prova di testa senza trovare lo specchio, ma nel recupero è la formazione di Cercesov a sfiorare il raddoppio con Zhemaletdinov, sul rasoterra di Sobolev. Finisce con la festa dei padroni di casa, che si rilanciano.

 

 

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