CATEGORIE

Ius Soli, Marcell Jacobs respinge Letta e Lamorgese: "Non mi interessa e non voglio essere usato"

mercoledì 11 agosto 2021

2' di lettura

Una piccola-grande lezione politica al Pd arriva da Marcell Jacobs. Il campione olimpico nei 100 metri e nella staffetta 4x100 si disinteressa dello Ius Soli, non vuole insomma essere tirato per la giacchetta. Nato in Texas, ma cresciuto fin da piccolo in Italia, l'atleta sta bene come sta: "Non voglio essere un simbolo, io corro. Non mi interessa la politica". E a chi gli chiede insistentemente lui liquida la questione che ha fatto litigare Enrico Letta e Matteo Salvini con un semplice: "Non mi interessa, non sono preparato. Non voglio essere usato. Sono ignorante in materia, e francamente questa roba mi interessa il giusto". Jacobs infatti è appena atterrato da Tokyo quando il Foglio lo intercetta.

Marcell Jacobs, l'imbarazzante telefonata in mondovisione: intervista interrotta, "c'è Draghi al telefono"

L'estate dei trionfi italiani ne è l'ultima prova, ma lo sfruttamento dello sport arriva da lontano. Ades...

D'altronde è la star del momento, trasformata in poco tempo un vessillo politico. Dopo il presidente del Coni Giovanni Malagò era stato il segretario del Pd a invocare lo "Ius soli sportivo". Quest'ultimo prevede la possibilità che giovani stranieri partecipino a competizioni per squadre italiane ma non permette di ottenere la cittadinanza escludendoli dalle selezioni nazionali. "Sono arrivato lunedì sera - ribadisce Marcell -. Non ho letto nulla su questo argomento. Direi cose per accontentare o scontentare qualcuno. Faccio l'atleta. Voglio essere un simbolo per quello che faccio in pista".

In merito al no delle prossime Olimpiadi a Roma da parte di Virginia Raggi un parere però Jacobs ce l'ha, al punto da definirlo "un vero peccato. Dopo un'olimpiade così sarebbe stato il top disputare la prossima a Roma. Mi è dispiaciuto. Tuttavia siamo carichissimi per Parigi. Ma so, e ho visto, che dietro a questo evento c'è una grande organizzazione". Organizzazione che la Capitale avrebbe saputo affrontare benissimo: "Amo Roma, mi ha dato tanto. Guardi il tatuaggio con il Colosseo e il gladiatore - conclude dimostrando tutta la sua italianità a chi ancora osa tirarlo in ballo sullo Ius soli -. La città è sporca? Un po' in alcuni tratti sì, ma l'adoro". 

tag
marcell jacobs
enrico letta
giovanni malagò
ius soli sportivo

Il frittatone degli "antifascisti" Caracciolo e Limes, psicodramma a sinistra: "Io resto", esplode il caso su Repubblica

Sinistra in crisi d'identità Pierluigi Bersani lancia il concorso per cambiar nome al campo largo

Record ai Mondiali Nadia Battocletti, la nostra settima meraviglia

Ti potrebbero interessare

Caracciolo e Limes, psicodramma a sinistra: "Io resto", esplode il caso su Repubblica

Pierluigi Bersani lancia il concorso per cambiar nome al campo largo

Massimo Costa

Nadia Battocletti, la nostra settima meraviglia

Carlo Galati

Marcell Jacobs urtato dal sudafricano, è fuori. Ricorso respinto: caos totale ai mondiali

Redazione

Jannik Sinner e Laila Hasanovic, voci sulla (pazzesca) mossa di Natale

Voci impazzite si levano su Jannik Sinner e sulla sua relazione con Laila Hasanovic, voci alimentate nelle ultime ore da...

Juventus, Zhegrova non è alla Continassa: ecco cosa è successo

L’ultima seduta alla Continassa si è aperta con un’assenza inattesa: Edon Zhegrova non ha preso parte...

Napoli-Bologna, farsa a Riyadh: come hanno "taroccato" gli spalti

La Supercoppa Italiana a Riyadh ha mostrato un lato oramai certo: la passione per il calcio sembra lontana da queste lat...
Lorenzo Pastuglia

Antonio Conte fuori controllo: la frase urlata all'arbitro

Antonio Conte non ha nascosto la propria passione durante il primo tempo della finale di Supercoppa Italiana tra Napoli ...
Lorenzo Pastuglia