Antonio Conte non ha nascosto la propria passione durante il primo tempo della finale di Supercoppa Italiana tra Napoli e Bologna, andata in scena all’Al-Awwal Park di Riyadh. Tra urla, gesti e proteste, il tecnico azzurro ha catturato l’attenzione di tutti, tra tifosi e media. Il tutto è iniziato con un’occasione mancata: il gol del possibile vantaggio, fallito da Elmas, ha scatenato la prima reazione furiosa di Conte. Ma l’episodio più discusso è arrivato poco dopo, quando il direttore di gara Colombo, della sezione di Como, ha fischiato un fallo a Hojlund. Conte non ha trattenuto la sua rabbia, gridando verso il campo: "Fallo? Ma di che, di cosa? Ma dove? Giallo? Bravo, bravo!".
La veemenza della protesta non è passata inosservata e il tecnico ha ricevuto un’ammonizione da parte dell’arbitro. Un cartellino che, tuttavia, non ha placato l’intensità di Conte. Anche dopo il provvedimento disciplinare, l’allenatore ha continuato a contestare ogni decisione, mantenendo alta la tensione e dimostrando tutta la sua passione agonistica per la partita.
Il comportamento di Conte riflette la sua nota intensità emotiva e il modo diretto con cui segue le partite, senza filtri né mediazioni. Ogni azione, ogni fischio, ogni decisione arbitrale diventa motivo di reazione immediata, e in questa Supercoppa il pubblico ha potuto assistere a una delle sue espressioni più intense in panchina. Insomma, tra adrenalina, contestazioni e gesti plateali, Conte ha confermato ancora una volta di essere un tecnico capace di vivere ogni minuto di gioco con coinvolgimento totale, trascinando i propri giocatori e catturando l’attenzione degli spettatori in Arabia Saudita e oltre.