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Italia agli spareggi? "Meccanismo mai così inquietante": perché rischiamo un altro disastro mondiale

Lorenzo Pastuglia
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L’Italia è a Belfast per sperare nella qualificazione da primi al Mondiale, ma l’ombra di Italia-Svezia — il ritorno dello spareggio di San Siro nel 2017 che condannò la Nazionale di Gian Piero Ventura, non andata così ai Mondiali di Russia 2018 — è più viva che mai. Allora i nostri arrivarono secondi nel girone dietro alla Spagna, prima di uscire nel doppio confronto con gli scandinavi. Stasera (il match alle 20.45) l’ultima sfida del Gruppo C contro l’Irlanda del Nord, già battuta in casa nostra per 2-0. 

 

 

 

L’Italia di Mancini arriva con due gol di vantaggio nella differenza reti sulla Svizzera (noi +11, loro +9), ma se alla fine il risultato sarà di perfetta parità, allora sarebbero gli elvetici ad accedere da primi ai Mondiali in Qatar, dato che nello scontro diretto hanno segnato un gol in più di noi: 0-0 in casa loro, 1-1 a Roma venerdì, con i rigori sbagliati di Jorginho sullo sfondo sia all’andata che al ritorno.

 

 

 

Arrivare secondi significherebbe accedere ai playoff da probabili teste di serie, per non ripetere un altro disastro come quello del 1958 e del 2017. La strada per il Qatar comunque sarebbe più dura. Al momento queste sono le otto squadre qualificate, delle 12 totali che accederanno agli scontri a eliminazione. Resta da capire poi chi potremo affrontare come “seconde”, con di nuovo la maledetta Svezia come possibile avversaria, quella che ci condannò quattro anni fa: Scozia, Galles, Austria, Repubblica Ceca, Russia, Macedonia del Nord, Svezia e il Portogallo, domenica sconfitto dalla Serbia e con il gol di Mitrovic al 90’ (2-1 finale). Insomma, meglio evitare questo rischio con una bella vittoria (larga) stasera. 

 

 

 

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