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Omicron fa saltare la Premier League? Contagi fuori controllo, il disastro che terrorizza il mondo

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La Premier League rischia di chiudere per Covid. Impensabile a quasi due anni dallo scoppio della pandemia e con i vaccini in partita, ma la realtà dei fatti è tremenda per il Regno Unito. Come se non bastassero i quasi 80mila nuovi positivi (record assoluto) registrati in 24 ore, gli inglesi adesso devono fare i conti anche con il massimo campionato di calcio devastato dai casi di Covid.

Ovviamente il problema riguarda anche chi è vaccinato - seppur in tono minore, dato che chi ha completato il ciclo non sviluppa la malattia ed è meno contagioso - ma è riconducibile soprattutto al fatto che a fine ottobre solo il 68% dei calciatori di Premier League avevano fatto le due dosi. E ora pagano dazio con la diffusione della variante Omicron che, combinata alla Delta, sta portando al collasso il sistema sanitario inglese e rischiando di far saltare persino il campionato di calcio. Problema che può sembrare secondario o addirittura banale rispetto a quello legato alla salute pubblica, ma non è così se si pensa a quanti soldi girino attorno alla Premier League.

Intanto sono saltate le partite Leicester-Tottenham (prevista stasera) e Manchester United-Brighton (sabato) e non è escluso che nelle prossime ore saltino tutti gli incontri in programma questo weekend. Il Tottenham è stato il primo focolaio di Covid tra le squadre di Premier, ora un po’ tutte le altre lo stanno seguendo. E quindi si sta facendo strada l’idea di bloccare il campionato fino a metà gennaio, in modo da far rientrare l’allarme Covid.

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