Non convocato, ma...

Mario Balotelli, i Mondiali in Qatar "e quel regalo di Massimo Moratti". Retroscena: "Mai dire mai"

Lorenzo Pastuglia


La convocazione per i playoff-Mondiali non è arrivata, e Mario Balotelli se ne sarà dispiaciuto sicuramente. Alla fine Roberto Mancini ha deciso di portare a Coverciano la punta italo-brasiliana del Cagliari, Joao Pedro, nella lista dei 33 prescelti. Intanto, l’ex attaccante di Inter, Milan e Manchester City si è raccontato, poche ore prima delle convocazioni, in una lunga intervista con Dazn: “Sono felice di quello che ho fatto — ha detto Supermario — Ho vinto tutto a livello di club, mi manca solo qualcosa a livello di Nazionale. È l'unica cosa che posso rimpiangere, ma non è mai troppo tardi”. 

 

 

 

 

Supermario: “Mancini l’allenatore a cui mi sono legato di più” - E ancora: “L’ultima chiamata è stata inaspettata, è stato davvero emozionante — ha detto il bresciano — Ora speriamo che l'Italia vada ai Mondiali, poi magari pensiamo anche a vincerli. La Macedonia non è una squadra semplice da affrontare, non bisogna sottovalutarla, così come la Turchia”. Poi una parola su Mancini: ”L'allenatore a cui sono legato di più nella mia carriera — ha detto — Lui mi ha fatto iniziare con l'Inter, nonostante i tanti attaccanti che c'erano. Ha avuto il coraggio di mettere me e non penso che tutti gli allenatori l'avrebbero fatto. Anche con Prandelli mi sono trovato molto bene, è stato sia permissivo che rigido con me. Ho avuto un bel rapporto con lui, così come con tutta quella Nazionale".

 

 

 

 

La moneta d’oro regalata da Massimo Moratti - Il ricordo poi va a Massimo Moratti, e qui Supermario ha svelato un bell’aneddoto: "Massimo è inarrivabile come persona, e mi aveva regalato una moneta d’oro — ha raccontato la punta — Ce l'ho ancora, e lì per lì mi sono detto 'perché mi dà una moneta d'oro?' Però non capivo, ero giovane. E lui mi diceva: 'Guarda che è molto importante, perché ci credo, perché hai le qualità secondo me'. Io non capivo il discorso, e poi mi ricordo che sono andato nello spogliatoio e l'ho fatta vedere a Marco Materazzi e mi ha detto: 'Sai che questa l'ha regalata a Ronaldo il Fenomeno, a Recoba, ad Adriano e Ibra? L'ha regalata solo a queste quattro persone, quindi fidati che se te l'ha data…’. E quindi li ho capito, questa cosa mi è sempre rimasta".