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Guanyu Zhou, cosa ha ceduto nel terribile schianto: perché la F1 ora ha paura

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Per lui un bruttissimo incidente, ma alla fine si è evitato il peggio. Tanto che Guanyu Zhou così come Alexander Albon (coinvolto anche lui nella carambola e finito in ospedale per controllo), sono stati autorizzati a correre anche il GP di Austria, in programma questo weekend a Zeltweg. Il cinese dell’Alfa Romeo ha potuto salvare la sua vita a Silverstone grazie all’Halo, la barra curva posta a protezione della testa dei piloti.

Un sistema ad aureola collegata da tre bracci in altrettanti punti diversi del telaio, realizzato in titanio e che protegge in due modi: non solo evitando che il copricapo tocchi l’asfalto, ma anche respingendo gli oggetti pericolosi che possono arrivare dalla pista. Che, secondo una simulazione effettuata dalla Fia utilizzando i dati di 40 incidenti reali, ha portato a un incremento del 17% riguardo alle probabilità del tasso di sopravvivenza del pilota.

 

Incidente Zhou, rollbar disintegrato. Fia indagherà
Ma quello che ha un po’ lasciato tutti perplessi, è il fatto che nella carambola si sia completamente disintegrato il rollbar. L’apparecchio dietro e sopra la testa del pilota che serve a evitare cappottamenti dell’auto. La domanda è: perché, una volta capovoltasi, l'Alfa Romeo di Zhou ha iniziato a scivolare come fosse sul ghiaccio? Colpa del cedimento del sistema che è omologato dalla Fia, proprio per tenere al sicuro il pilota in queste circostanza e per resistere a pesi sette volte superiori a quelli di una monoposto.

Invece a Silverstone non è riuscita a reggere il peso, che complice la velocità superiore ai 200 km/h equivaleva a circa una tonnellata. La Federazione indagherà sicuramente sul motivo della distruzione, ma tutto è bene quel che finisce bene. E intanto Zhou potrà dare di nuovo gas già nel GP austriaco di Spielberg.

 

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