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Qatar 2022, ecco il "baby" che può cambiare il mondiale

Giampiero De Chiara
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Manca un solo giorno al Mondiale in Qatar. Un campionato, per la seconda volta consecutiva, senza l'Italia. Un evento che molti appassionati di calcio italiani hanno tentato di "dimenticare", ma ora che è arrivato il momento, è difficile resistere alla tentazione di un mese di calcio. Da domani e fino al 6 dicembre ci saranno partite tutti i giorni. Ecco perché per chi non riesce a stare senza calcio, l'occasione è troppo ghiotta. 

Anche perché si potranno vedere all'opera i migliori interpreti dei quali molti fuori dai radar italiani. E si potrà anche scoprire qualche futura "stella". Sportmediaset ed Eurosport hanno avuto l'occhio lungo e hanno messo assieme una sorta di squadra di millenials che potranno (magari) prendere il posto, in futuro, dei vari Neymar, Benzema, Cristiano Ronaldo, Leo Messi e compagnia bella. E se nessuno di questi dovesse raggiungere quei livelli, la stoffa per poter comunque "salire di grado" non manca loro. Non appartengono a nazionali di grido, a parte rare eccezioni, perché il gioco è più bello se è anche più difficile.

MODULO CLASSICO
Scorgendo i nomi, i ruoli e le caratteristiche è possibile anche ideare un possibile "undici" titolare (con una riserva) di questi potenziali campioncini, tutti nati dopo il 2000. Si parte dal portiere, Moises Ramirez (22 anni) dell'Ecuador. Gioca nella Serie A del suo Paese. È considerato uno dei migliori nel suo ruolo in Sudamerica.

Secondo Eurosport è un estremo difensore moderno: a suo agio con la palla ai piedi, sicuro di sé ed ha ottimi riflessi. Può migliorare un po' nelle uscite alte. In difesa ecco Strahinja Pavlovic (21 anni) serbo che gioca nel Salisburgo. Gli austriaci hanno speso 7 milioni di euro e gli hanno fatto un contratto fino al 2027. Alto quasi 2 metri, fisico statuario capace di vincere tanti duelli. Chi lo ha visto all'opera spiega che deve migliorare nella gestione della palla e nelle scelte di passaggio. Al Mondiale giocherà come braccetto a sinistra nella difesa a 3.

 

Un altro da tenere d'occhio è il portoghese Antonio Silva, difensore classe 2003 del Benfica che ha segnato contro la Juventus in Champions League. Gioca a centrocampo, ma può adattarsi anche in difesa l'uruguaiano Manuel Ugarte (21 anni) dello Sporting Lisbona. Un incontrista puro, specialista dei contrasti. Nella fase a gironi di questa EIF/ WORLSUP edizione della Champions League è stato leader indiscusso della graduatoria per media di contrasti a partita con 4.8. Sulle sue tracce ci sono già Psg e Liverpool. Altro centrocampista che potrebbe adattarsi benissimo nella retroguardia è Fabian Rieder (20 anni), della Svizzera. Gioca nello Young Boys. È considerato il nuovo Freuler della nazionale elevetica.

Passando al centrocampo ecco il primo non nato negli anni 2000: il 24enne croato Lovro Majer del Rennes. Davanti in nazionale ha Kovacic, Brozovic e Modric, ma ha le perfette qualità per dimostrare il suo valore. Accanto a lui due gioiellini della nazionale Usa. Si tratta di Yunus Musah (19 anni) di proprietà del Valencia, che può ricoprire tutti i ruoli a centrocampo e Giovanni Reyna, 20 anni appena compiuti, vero e proprio moto perpetuo del reparto centrale del Borussia Dortmund. Rimanendo nel continente americano ecco un altro mediano di classe: Ismael Koné (20 anni) canadese del Montreal. Può giocare in qualsiasi ruolo di un centrocampo a due o tre. Esplosivo e agile, abile nello stretto e ottimo tecnicamente, partecipa alla fase offensiva e può giocare anche come ala.

BOMBER
In attacco le altre due eccezioni. Due bomber nati nel 1999. Il primo è il messicano Alexis Vega. Capace di mandare in crisi le difese. Che giochi a sinistra, a destra o al centro. Ottimo dribbling, sa proteggere la palla ed è difficile portargliela via. Per trovargli un gemello del gol si può andare a scoprire un attaccante giapponese: Ritsu Doan del Friburgo. Gioca da trequartista o largo a destra. Bravo nell'uno contro uno ha un tiro eccezionale ed è pronto ad esplodere se gli venisse concessa l'occasione giusta. Infine, come prima riserva, il marocchino Bilal El Khannous (18 anni), trequartista agile e con una gran visione di gioco. Questi gli 11 (più un panchinaro) che fanno parte di questa squadra sperimentale. Molti non sono titolari. Ma c'è chi giura che il Mondiale possa essere la loro grande vetrina.

Ascolta "La notte maledetta di Martin Palermo" su Spreaker.

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