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Juve, da quando non gioca più Bonucci... il difensore è nei guai

di Claudio Savelli giovedì 12 gennaio 2023

2' di lettura

Di solito, se non gioca un capitano, si vede. Sta succedendo anche nella Juventus: manca Leonardo Bonucci e la squadra vince senza subire reti. Strano, considerando la carriera del centrale italiano, ma vero in relazione alle difficoltà che aveva mostrato negli ultimi mesi. Delle famose 8 partite a porta inviolata dei bianconeri, Bonucci ne ha giocate solo due per intero: il 4-0 contro l'Empoli del 21 ottobre e l'1-0 a Verona del 10 novembre. Nelle altre sei, Allegri ha fatto a meno di lui nella formazione titolare, schierandolo a gara in corso per 39' nel derby che ha avviato la serie di successi (1-0, 15 ottobre) e per soli 3' contro il Lecce (1-0, 29 ottobre).

Contro Inter (2-0) e Lazio (3-0), il capitano bianconero è rimasto in panchina mentre nel nuovo anno, contro Cremonese e Udinese, non è stato nemmeno convocato per un problema agli adduttori. E difficilmente lo sarà per la supersfida al Napoli di domani. Se tre indizi fanno una prova, siamo di fronte alla certificazione che la Juventus può fare a meno del 35enne Bonucci, almeno tra i titolari. E che il passato si sta facendo da parte per lasciare spazio al futuro che difficilmente lo vedrà bianconero dopo il 2024, data di scadenza del contratto. L'errore della società è stato non accorgersene prima, se è vero che già la scorsa stagione il totem bianconero è stato autore di prestazioni altalenanti: era spesso in difficoltà a campo aperto, nelle marcature strette e nell'uno contro uno, qualità sempre più richieste nel calcio contemporaneo.

Non a caso Bremer, che eccelle in queste caratteristiche, sta rendendo nella Juve e ha di fatto preso il posto del capitano come leader della retroguardia dopo un normale e pure piuttosto breve periodo di rodaggio. Il paradosso è che Bonucci è assente dal derby, ovvero la prima partita in cui Allegri ha proposto il 3-5-2, cioè il modulo in cui il capitano ha reso di più in carriera. La diversità rispetto al passato è che al centro non è più previsto un regista arretrato ma un marcatore puro, quale Leonardo non è mai stato, perché bisogna compensare all'utilizzo di due terzini (Danilo e Alex Sandro) come terzi di difesa. Insomma la Juve è cambiata senza il capitano. Dal punto di vista tattico sembra averlo lasciato indietro, così in classifica è andata avanti. 

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