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Serie A, l'Inter ritrova la vittoria, ma che fatica. Lautaro piega il Verona

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Un guizzo di Lautaro Martinez all'alba della partita è sufficiente all'Inter per battere 1-0 il Verona nell'anticipo della 18/a giornata di Serie A. I nerazzurri di Simone Inzaghi agganciano la Juventus al terzo posto con 37 punti e accorciano il distacco dal Milan secondo a quota 38. Lontanissimo il Napoli a +10. L'Inter ritrova la vittoria dopo il mezzo passo falso di Monza, con tanto di coda polemica per il gol non dato ad Acerbi, proprio nella settimana che porta alla finale di Supercoppa contro il Milan. Come detto a decidere la partita è il Toro Lautato Martinez, con un sinistro dal limite che vale i tre punti e il suo nono centro stagionale. Poi l'Inter si limita ad amministrare il vantaggio e le energie, senza riuscire più a pungere a dovere. Tanto che il Verona, forse credendoci un po' di più, avrebbe anche potuto provare a pareggiarla. Per gli scaligeri arriva invece un'altra sconfitta che li relega sempre al penultimo posto in classifica, la strada per la salvezza si fa sempre più in salita.

 

 

 

Nelle file nerazzurre, Simone Inzaghi ritrova tra i titolari a centrocampo Calhanoglu. Il turco fa la mezzala con Mkhitaryan e Gagliardini. In panchina si rivede anche Barella, per precauzione in vista della Supercoppa. Per il resto confermato in difesa Acerbi al posto di De Vrij, mentre sulla fascia destra spazio a Darmian per Dumfries. In attacco la coppia Dzeko-Lautaro. Nel Verona, Zaffaroni schiera Kallon e Lazovic alle spalle di Djuric. In panchina Henry e Lasagna.

Pronti via e dopo appena 3' l'Inter è già in vantaggio: il gol è di Lautaro Martinez, che batte Montipò con un sinistro chirurgico appena dentro l'area di rigore su una respinta corta della difesa scaligera. Gli ospiti accusano il colpo ma provano subito a reagire spostando in avanti il baricentro. L'Inter a sua volta prova ad approfittarne in contropiede con il solito Lautaro, che impegna di testa Montipò su cross dalla destra di Gagliardini. La squadra di Inzaghi controlla la partita e i tentativi del Verona di rendersi pericoloso dalle parti di Onana. Anzi, sono proprio i nerazzurri a rendersi pericolosi ogni volta che si distendono in avanti. Nel finale di tempo i ritmi si abbassano ulteriormente, con l'Inter che sfiora il raddoppio ancora in contropiede con Mkhitaryan. Nell'occasione c'è anche un check del Var per un possibile rigore per i nerazzurri, ma sulla conclusione del centrocampista armeno non c'è alcun tocco di mani da parte della difesa scaligera.

 

 

 

In avvio di ripresa il Verona prova a farsi vedere in attacco con Djuric, Onana sventa su una deviazione insidiosa di Darmian. Poi è l'Inter a rendersi di nuovo pericolosa con il solito Dimarco che entra in area dalla sinistra e prova a servire in mezzo i due attaccanti, si salva la difesa veneta. I nerazzurri, sempre in controllo delle operazioni, trovano poi il raddoppio dopo un'ora di gioco ancora con Lautaro. Ma l'arbitro annulla per un fallo dell'argentino su nel tentativo di liberarsi di Dawidowicz. Dopo settanta minuti a buoni ritmi termina la partita di Calhanoglu, Inzaghi manda in campo Asllani. Dentro anche Correa per Dzeko. Il Verona prova ad approfittare di una fase di rilassamento dell'Inter e sfiora il pareggio con il neo entrato Sulemana. Onana è bravo a sventare in angolo. Ospiti di nuovo insidiosi poco dopo con un cross su cui Onana esce male, scontrandosi con Bastoni, con la palla che ballonzola pericolosamente davanti alla porta vuota. A un quarto d'ora dalla fine si rivede anche Barella, al posto di Mkhitaryan. La gara resta pericolosamente in equilibrio perchè l'Inter non riesce a chiuderla. Ci prova a trovare il raddoppio il neo entrato Asllani dalla distanza, palla fuori di poco. In pieno recupero ultimo brivido in area nerazzurra, con il Verona pericoloso con Magnani dalla distanza. Tira un sospiro di sollievo Inzaghi, che ritrova subito la vittoria e l'aggancio in classifica alla Juventus.

 

 

 

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