"Per ciò che riguarda il Salto Ostacoli, certamente Piazza di Siena è il palcoscenico ove l’uniforme dell’Esercito non può mancare" racconta il colonnello Marco Del Nevo, da poco nominato Comandante del Centro Militare di Equitazione (CME) dell'Esercito Italiano a Montelibretti, alle porte di Roma.
Il CME è in costante, febbrile attività: addestramento formazione degli atleti, addestramento fanfare, competizioni regionali, nazionali, internazionali. Il colonnello Del Nevo è letteralmente partito in quarta: appena insediatosi, infatti, l'Esercito ha vinto i Campionati Interforze disputati, a novembre, proprio a Montelibretti.
"Con i cavalli dell’allevamento dell’Esercito - continua il Comandante - viene messa in atto un’intensa attività di ammansimento, doma ed addestramento. Tutti i cavalli dello Stato, una volta raggiunta la preparazione di base, vengono indirizzati verso l’impiego più congeniale alle loro attitudini. In particolare, alcuni proseguono la carriera agonistica fino ai massimi livelli presso le sezioni Completo e Concorsi del CME (ad esempio la cavalla Aracne dell’Esercito Italiano, qualificata per gli scorsi Campionati del Mondo, ha vinto l’oro e l’argento nelle ultime due edizioni dei Campionati Italiani Assoluti di Concorso Completo)".
Non tutti gli animali sono però da campo di gara: "Altri raggiungono i Centri Ippici Militari degli Istituti di Formazione e dei Reggimenti di Cavalleria per attività formative/addestrative, altri ancora vengono destinati all’attività di alta rappresentanza presso lo Squadrone a Cavallo e la Fanfara montata del Reggimento Lancieri di Montebello (8°)".
La Fanfara montata del Reggimento "Lancieri di Montebello (8°)", unica nel suo genere nel panorama delle Forze Armate Italiane e di cui vi abbiamo a spesso parlato.
"Presso il CME si forma tutto il personale della Forza Armata che opera nel comparto equestre, a partire dalla truppa che frequenta un corso basico a premessa dell’impiego presso i Centri Ippici Militari, fino agli Ufficiali che frequentano il Corso di perfezionamento in equitazione ed altri, insieme ai Sottufficiali - il Corso Istruttori Militari e Federali. Poi, presso il Centro si formano gli Atleti dell’Esercito nelle discipline olimpiche equestri e, dal 2023, i maniscalchi militari e civili. Senza contare l'attività delle unità didattiche in coordinamento con le Federazioni Italiane Sport Equestri e Pentathlon Moderno".
Chiunque abbia praticato (anche per poco) l'equitazione sa che il cavallo è più di un animale. E' un fratello, un membro della famiglia. Il rapporto cavallo-cavaliere è difficile da comprendere. Forse solo i veci alpini, al tempo del servizio con i muli, possono comprendere cosa siano davvero i quadrupedi: ci condividi lavoro, impegno; li curi con attenzione e con affetto, li senti come parte di una identità, personale e di specialità. E questo con buona pace di chi, senza mai aver visto un cavallo in vita sua, pretende di accostare la secolare disciplina dell'equitazione ad eventi di tutt'altro genere...
"L’equitazione è senza dubbio viatico di conoscenza che noi tramandiamo fin dai tempi del Capitano Caprilli, orgoglio italiano inventore del sistema naturale di equitazione esportato in tutto il mondo. Da sempre la tradizione equestre italiana ha dato lustro non solo all’Esercito, ma alla Nazione tutta" spiega Del Nevo, concludendo che "i nostri binomi (cavaliere-cavallo, nda) si stanno preparando per i prossimi Campionati Europei attraverso alcuni appuntamenti importanti diluiti durante l’anno, che li vedranno cimentarsi in diverse Coppe delle Nazioni. Un ottimo risultato ai prefati Europei è indispensabile per ottenere la qualificazione alle prossime Olimpiadi di Parigi del 2024".