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Sinner, coach Vagnozzi e la "benzina nel corpo": ora tutto torna

Roberto Tortora
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Chiuso in trionfo il 2023, con la riconquista storica della Coppa Davis dopo 47 anni di attesa, per Jannik Sinner è già tempo di pensare al 2024 e agli impegni che lo attendono. Ad anticiparne le strategie è Simone Vagnozzi, coach del tennista numero quattro del ranking.

Vagnozzi, in un’intervista rilasciata a Edoardo Diamantini per OA Sport, ha annunciato che Jannik tornerà in campo in un match ufficiale diretamente agli Australian Open, senza giocare altri tornei ATP nelle settimane precedenti: “La spiegazione è molto semplice: avendo finito molto tardi con la Coppa Davis, aveva bisogno comunque di una settimana di vacanza e di stop, e se fossimo partiti subito la prima settimana di gennaio ci sarebbe stato troppo poco tempo per mettere della benzina nel corpo di Jannik. Quindi avevamo bisogno di più tempo ed abbiamo deciso di non giocare la prima settimana: farà due partite di esibizione per riassaporare il clima di un match“.

 

 

 

È stato un anno pregno per Sinner, che ha giocato 79 partite, vincendone 64 e perdendone 15. Tra questi, 3 sulla terra, la superficie non certo preferita dall’altoatesino, 3 sull’erba (compresa la semifinale di Wimbledon contro Djokovic), e 9 sul veloce. L’italiano, ora, si allena in Spagna, ad Alicante e presto si sposterà alla Juan Carlos Ferrero Tennis Academy di Villena, a 60 km da dove sta facendo la preparazione invernale e dove disputerà allenamenti congiunti con lo spagnolo Carlos Alcaraz. E, magari, entrambi si esibiranno in una sfida non-ufficiale.

 

 

 

Quindi, si partirà alla volta dell’Australia, dove lo attende Darren Cahill: lì Sinner continuerà la preparazione e parteciperà, questa volta sì, al Kooyong Classic dal 10 al 12 gennaio. L’anticamera degli Australian Open, previsti per il 14. Sinner, insomma, è in buone mani, del resto sia Vagnozzi che Cahill sono stati premiati agli ATP Awards come coach dell’anno. Con buona pace di Ivanisevic e, soprattutto, di Nole Djokovic.

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