Segreti svelati

Jannik Sinner? "La domanda che non dovete fargli": cosa lo fa sbroccare

Ora e più che mai, ovviamente, è Jannik Sinner-mania. "Un ragazzo normale", come sostiene il diretto interessato. Peccato che quel ragazzo normale sia un fenomeno a tennis e, tra poche ore, si giocherà la prima finale di uno slam, quella dell'Australian Open che lo vedrà in campo contro Daniil Medvedev. E sempre quel "ragazzo normale" ha appena liquidato in semifinale Novak Djokovic, ovvero la leggenda in carne e ossa del tennis, il più vincente di tutti i tempi.

Ma si diceva: Sinner-mania. Dunque si indaga sul campione, sui suoi segreti, sulle attitudini e sulle passioni. Come è noto, da giovanissimo era uno sciatore di sicuro avvenire, tra i più forti under-12 in tutta Italia. Oltre allo sci, una sua altra grande passione sono i motori: le gare con i kart e le auto in generale, infatti possiede un'Audi di grossa cilindrata. E ancora, il Burraco con cui gioca spesso e volentieri con il suo staff.

Con il denaro, che per certo non gli manca, ha un rapporto sereno: da un punto di vista commerciale, Jannik oggi vale intorno ai 50 milioni di dollari. E ancora, in carriera - ad oggi e prima della finalissima - ha già incassato oltre 17 milioni di dollari. Insomma, una enorme fortuna.

 

Tra le curiosità di cui dà conto La Stampa in un lungo articolo, il fatto che sia terrorizzato dai film horror. Così come è terrorizzato dalle domande sul suo privato in generale e sulla sua vita sentimentale in particolare. Ad oggi farebbe coppia con la influencer Maria Baccini, ma i due non si mostrano mai insieme, men che meno sui social. "Non vedo perché dovrei farlo, per me i social sono una parte del lavoro", rispondeva un poco stizzito a chi gliene chiedeva conto.

Infine, un altro interessantissimo dettaglio. In carriera si è allenato con "Heby" Mayr, Andrea Spizzica, Massimo Sartori, Riccardo Piazzi e Simone Vagnozzi, ma quando era poco più che un ragazzino giocava anche con Maria Sharapova. E, soprattutto, si allenava anche con Novak Djokovic, che anni fa gli diede un consiglio, svelato dallo stesso Jannik: "Mi raccomandava di variare il gioco". E chissà che Nole, oggi, non si sia pentito di averlo in un qualche modo aiutato...