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Jannik Sinner, "perché ho perso con Alcaraz": la confessione

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“La sconfitta contro Alcaraz? Quello che mi è mancato oggi è che in alcuni punti ero troppo prevedibile”. Ha commentato così Jannik Sinner dopo il k.o. nella semifinale dei Masters 1000 di Indian Wells contro l’amico Carlos Alcaraz, che ha avuto la meglio in tre set dopo aver perso il primo per 6-1.

Una volta aver condotto al rientro in campo dopo l’acquazzone che ha preso la località californiana — “Facevo sempre le stesse cose, il che nella mia mente mi ha fatto permesso di giocare davvero bene il primo set” — sono poi arrivate le difficoltà dopo che Alcaraz è cresciuto nel secondo set, diventando troppo prevedibile e mettendo così fine alla serie di 19 vittorie consecutive. 

 

 

 

Alcaraz, che alla fine ha vinto il torneo in finale su Daniil Medveded, “ha invece mostrato così tante cose che sicuramente rimani sempre impressionato quando giochi contro di lui”, secondo Sinner. La lacuna principale “è che  in alcuni punti ero troppo prevedibile. Facevo sempre le stesse cose, il che nella mia mente mi ha fatto permesso di giocare davvero bene il primo set”.

 

 

 

E ancora: “Quando ho visto che il mio avversario faticava un po', ho cercato di rimanere solido invece di provare a muovermi — ha detto ancora l’altoatesino — Quindi in alcuni punti ero troppo prevedibile. Penso che questa sia la lezione per oggi. Lavoreremo su alcune cose e spero che migliorerò". Il 22enne ha riconosciuto anche i meriti di Alcaraz che ha alzato il livello: "Sicuramente non è il finale che volevo, ma giocare contro di lui è sempre dura — ha concluso — Ho provato a giocare un buon tennis, cosa che ho fatto, soprattutto nel primo set. Poi ho fatto un paio di errori. Lo slancio è cambiato. Ha alzato il livello".

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