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Jannik Sinner, stravolta la maglia della Nazionale di calcio: il fenomeno

Gabriele Galluccio
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Jannik Sinner è la nuova Nazionale. Non è la prima volta che un Paese prettamente calciofilo come il nostro perde la testa per un atleta proveniente dai tanto bistrattati “altri sport”. La storia di Alberto Tomba e Valentino Rossi si sta ripetendo con Sinner, che sta diventando nazional-popolare come il primo e famoso all’estero come il secondo. Stasera a Miami (ore 21, diretta Sky Sport) il mito di Jannik potrebbe arricchirsi di un nuovo, entusiasmante capitolo: se dovesse battere Grigor Dimitrov in finale, supererebbe il rivale Carlos Alcaraz e diventerebbe il nuovo numero 2 del mondo.

Proprio in Florida, in occasione della mattanza di Medvedev, non sono passati inosservati diversi tifosi con la maglia della Nazionale di calcio “modificata”: se sul cuore resta lo stemma italiano con le quattro stelle che indicano gli altrettanti Mondiali di calcio vinti, al centro del petto svetta la stampa di Sinner che esulta. Tra l’altro proprio la Nazionale di Spalletti ha innalzato Jannik a lider maximo dello sport italiano: il ct ha invitato i giocatori a prendere esempio dalla mentalità del tennista, mentre Gigi Buffon, uno dei più grandi nella storia del calcio, lo ha accolto con un tale entusiasmo che sembrava un tifoso qualsiasi che incontra il suo idolo per la prima volta.

 

CAMBIAMENTO
Piccoli segnali che indicano un cambiamento enorme nelle priorità degli italiani. È chiaro che il fatto che Sinner sia un vincente e stia portando il Belpaese su vette inesplorate nel tennis fa sì che in molti lo seguano per moda. Allo stesso tempo però è innegabile il fascino che esercita sui cosiddetti tifosi “occasionali”, che si stanno appassionando grazie alla personalità positiva di Jannik. Uno che non ha fatto un fiato quando lo scorso settembre lo si accusava di non essere italiano per aver rinunciato ai gironi di Coppa Davis, ma che anzi ha fatto spazio a tutti sul carro quando poi ha iniziato a dominare il circuito.


Nei primi tre mesi del 2024 è stato senza ombra di dubbio il tennista più forte. Lo hanno riconosciuto pure i colleghi, con Medvedev che è la prova della crescita inarrestabile di Jannik: il russo è passato dall’aver vinto i primi sei confronti a perdere i seguenti cinque, giocati tutti nell’ultimo anno. A Miami ha rimediato una sconfitta sconcertante per 6-1, 6-2. «Venite in campo e provateci voi», ha esclamato stizzito verso il suo angolo, che tentava di aiutarlo mentre Sinner lo massacrava. Il russo ormai non vuole vedere il rosso di San Candido neanche per cartolina, dopo le esperienze traumatiche di Melbourne (con l’Australian Open perso in finale dopo essere stato avanti 2 set a 0) e Miami. Finora in stagione Sinner è stato battuto una sola volta, in semifinale a Indian Wells da Alcaraz, e ha la miglior percentuale di vittorie del circuito (96%), frutto di 21 successi su 22 incontri. Al secondo posto c’è a sorpresa Grigor Dimitrov (83%), che Jannik sfiderà stasera in una finale da non perdere: da un lato il miglior tennista del circuito, dall’altro l’erede mancato di Roger Fede rer. A quasi 33 anni il bulgaro si sta donando una seconda vita tennisti ca: il talento lo ha sempre avuto, così come il rovescio a una mano più estetico del circuito, ma spesso gli è mancata la costanza.

 


PARAGONI
Va detto che il paragone con Federer fin dagli esordi gli ha fatto più male che bene, perché ha alterato la percezione sulla sua carriera, che qualcuno vorrebbe spacciare come fallimentare: invece è stata ottima, pur senza acuti negli Slam. A volte il tennis è imprevedibile, perché Dimitrov era stato quasi eliminato al secondo turno di Miami, quando era sotto 5-2 al tie-break del secondo set, dopo aver già perso il primo: la scarsa freddezza di Tabilo ha dato inizio al suo torneo da sogno. Non gli capitava dal 2017 di battere due top 5 nella stessa settimana. Prima ha fatto sentire Alcaraz «un bambino di 13 anni» (Carlos dixit), poi ha fatto fuori Zverev, con cui perdeva ininterrottamente da un decennio. Per la gioia dei puristi, con Dimitrov il rovescio a una mano tornerà in top 10 da lunedì, mentre Sinner continua a rincorrere un traguardo più alto: negli ultimi 9 mesi ha più punti di tutti (7.775, +365 su Djokovic e addirittura +1.395 su Alcaraz), ciò significa che a giugno, dopo il Roland Garros, potrà essere il nuovo numero 1 al mondo. Anche se nella realtà lo è già.

 

 

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