Un campionissimo low-profile, ovvero Jannik Sinner. L'anno del tennis italiano, l'altoatesino numero 2 al mondo nella classifica Atp (e alla caccia del primo posto in graduatori, mai raggiunto da nessun azzurro così come nessuno, prima di Sinner, era andato oltre alla quarta posizione che raggiunse Adriano Panatta).
Low-profile, si diceva. Lo dimostrano il "no" a Sanremo, la ritrosia a prendere parte a feste in pubblico ma anche in privato: dopo la vittoria agli Australian Open, Jannik ha festeggiato con una cena al ristorante, insieme alle persone a lui più vicine. E ancora, il caso delle Iene: lo sfidano a ping-pong e lui preferisce "dribblarle", salvo poi ripensarci. Infine il rapporto con i social: essenziale, soltanto il lavoro - ovvero il tennis - e nessuna concessione alla sua vita privata.
E il campionissimo low-profile, in una certa misura, si conferma tale anche nella scelta della sua automobile. Per certo, a Jannik le auto piacciono, eccome, da sempre le quattro ruote sono state una sua passione. Tanto che ha recentemente accettato senza troppi indugi di diventare testimonial della Stelvio Q4, auto Alfa Romeo, un marchio che al ragazzi di San Candido è sempre piaciuto e non ne ha mai fatto mistero.
Eppure, si scopre, ne suo garage non si trova un'Alfa. E nemmeno una Porsche, una Ferrari, una "Lambo" o una McLaren: il bolide di Jannik è un'Audi RS6 Legacy Edition 1 of 200 ABT, un "macchinino" che conta 760 cavalli. Insomma, scelta "low-profile". Ma fino ad un certo punto: di listino, il costo dell'auto di Jannik Sinner è pari a 300mila euro. Insomma, proibitissima ai comuni mortali.