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Sinner, la bordata di Koenig: "Infortunio all'anca, cosa non capirò mai"

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A Parigi potrebbe arrivare il sorpasso su Novak Djokovic al posto di numero uno. Una ipotesi che sarebbe potuta accadere anche senza giocare, se Nole non fosse arrivato in finale. Ma Jannik Sinner ha deciso comunque di giocare, nonostante il problema all’anca patito a Montecarlo e che si è aggravato durante il torneo di Madrid, tanto da impedirgli di giocare nell’amata Roma.

Il 22enne altoatesino si è infortunato durante il match contro Karen Khachanov e nonostante le curve al J Medical e tanto pessimismo filtrato dalla stampa circa una sua presenza allo Slam parigino, il numero due al mondo correrà il riesco di esserci, dato che il dolore all’anca non è cronico ma traumatico.

 

 

 

Intanto, però, sul tennista sono piovute accuse pesanti dopo quanto successo nelle ultime settimane, in particolare nella gestione di quest’infortunio e per quanto successo a Madrid. La bordata è arrivata da parte dell’ex tennista Robbie Koenig, che ha accusato su X (l’ex Twitter), senza mezzi termini, l’entourage di Sinner per la gestione del suo infortunio durante il Master 1000 spagnolo. 

“Una cosa che però non capirò mai è il motivo per il quale si debba chiedere al proprio team se continuare o meno — le sue parole —. Sinner era in chiaro imbarazzo a Madrid, sentiva dolore. Solo il giocatore stesso può conoscere la gravità del proprio infortunio. Non vedo perché affidarsi a cosa dice il team”.

 

 

 

Sinner dunque doveva ritirarsi subito, senza continuare a giocare: “Ciò perché ho la sensazione che questo possa ritorcersi contro — ha chiuso Koenig — Già ha saltato Roma, ora anche Parigi è in dubbio. Continuare a giocare a Madrid è stata chiaramente una pessima decisione“.

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