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Zirkzee, il Milan dimezza i guai: come cambierà il Diavolo

Renato Bazzini
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Il Milan ha preso la seconda decisione più importante della prossima stagione dopo l’allenatore: Joshua Zirkzee sarà il nuovo centravanti titolare, in sostituzione del partente Giroud. $ cosa buona e giusta non tanto perché Zirkzee è forte, lo sono pure Sesko e tutti gli altri nomi circolati in queste settimane, ma perché è coerente con la prima decisione, ovvero che in panchina ci sia Paulo Fonseca. Il gioco del mister portoghese è molto più sofisticato rispetto a quello di Pioli, che aveva bisogno di un centravanti di presenza più che di manovra, e l’ormai ex Bologna è perfetto per questo tipo di sviluppo.

Lo ha capito anche il giocatore che ha subito dato la disponibilità al Milan, attratto dal progetto tecnico e dalla possibilità di fare un salto di qualità restando in Italia, come nei suoi desideri iniziale.

 

 

 

COMUNIONE DI INTENTI

Il Milan ha scelto molto più rapidamente il centravanti rispetto all’allenatore. Così recupera terreno e dimostra che, anche se Fonseca non ha ancora firmato, si sta già lavorando insieme. C’è sintonia e comunione di intenti nel progetto tecnico. Zirkzee, poi, ha 23 anni e un ingaggio al Bologna di poco inferiore al milione di euro: è perfetto per i parametri di Red Bird che vuole giocatori facili da convincere dal punto di vista dell’ingaggio (Giroud, che usufruiva del Decreto Crescita, libera circa 4,5 milioni lordi), giovani e con una quotazione di mercato più bassa rispetto al reale valore. Senza clausola rescissoria, il Bologna avrebbe chiesto molto più di 40 milioni per il suo gioiello, quindi Zirkzee nella mente del Milan è diventata un’occasione di mercato da cogliere prima degli altri. Ecco perché non si è perso tempo ed è stata comunicata ieri al club felsineo la volontà di versare i 40 milioni richiesti dalla clausola all’inizio di luglio, cioè non appena sarà valida.

E' un passaggio formale per chiedere il permesso a trattare con l’entourage del giocatore. La partita si gioca qui, non tanto per l’ingaggio ma per le commissioni desiderate dall’osso duro Kia Joorabchian, agente del calciatore olandese. Si parlava di una richiesta da 20 milioni, in realtà ridimensionata a 15: cifra importante, il triplo rispetto a quanto vorrebbe spendere il Milan visto che Zirkzee non è un parametro zero.

Possibile che ci si incontri a metà, attorno ai 10 milioni, e in questo senso va monitorato il secondo incontro che avverrà tra la dirigenza rossonera e Kia Joorabchian la prossima settimana. Per lo stipendio, invece, c’è già una bozza di accordo per 4,5-5 milioni netti a stagione, massimo uno in più rispetto a quanto percepito dai top-player rossoneri (Theo, Pulisic, Chukwueze, Bennacer e Loftus-Cheek sono a 4 milioni netti) escluso Leao e, in caso di rinnovo, Maignan.

 

 

 

SCELTA COLLETTIVA

Zirkzee è una scelta collettiva della dirigenza rossonera. Un nome sponsorizzato da Moncada non appena è stato nominato Fonseca e avvallato da Ibrahimovic, che peraltro nell’olandese rivede qualcosa di sé a quell’età. Si discute della mole di gol che porta in dote, secondo molti tifosi rossoneri troppo bassa per giocare nel Milan. In effetti nel Bologna che pure produceva tante occasioni lo scorso anno Zirkzee ha segnato “solo” 11 reti in serie A (più una in Coppa Italia), ma quante ne ha fatte segnare ai compagni? L’idea è che possa migliorare davanti alla porta ma, parallelamente, che sia perfetto per valorizzare due giocatori piuttosto prolifici ai suoi fianchi quali Leao e Pulisic. Quella del Milan è una scelta corretta. Quella di Zirkzee, anche.

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