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Carlo Ancelotti smentito dal Real Madrid: il Mondiale per club è già nel caos

Gabriele Galluccio
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Cosa sappiamo del Mondiale per club? Non molto, se non che Inter e Juventus vi parteciperanno volentieri per mettersi in tasca svariate decine di milioni. Carlo Ancelotti, suo malgrado, ha però acceso i riflettori sulla competizione, la cui organizzazione sta riscontrando diverse difficoltà. Il tecnico ha destato clamore con un’intervista a Il Giornale, che a quanto pare è stata travisata: "La Fifa se lo scorda, calciatori e club non parteciperanno a quel torneo. Una partita sola del Real Madrid vale 20 milioni e la Fifa vuole darci quella cifra per tutta la coppa. Come noi altri club rifiuteranno l’invito". Parole che il Real Madrid ha smentito, confermando la partecipazione al Mondiale per club, in programma dal 15 giugno al 13 luglio 2025.

Le frasi attribuite ad Ancelotti non sono però lontane dalla realtà dei fatti: a club del calibro di Real Madrid, Manchester City, Chelsea, Psg e Bayern Monaco 20 o 50 milioni in più non cambiano poi così tanto, anzi rischiano di diventare un fastidio nel momento in cui per ottenerli viene richiesto di giocare per quattro settimane in piena estate, riducendo drasticamente la finestra di riposo dei calciatori. Tra l’altro il torneo è programmato a cavallo della scadenza dei contratti, prevista per il 30 giugno: un aspetto che andrà chiarito per tempo e che rischia di creare conflitti di interessi. La Premier League e la FIFpro hanno minacciato azioni legali nel caso in cui il torneo non venisse riprogrammato: l’accusa è di provocare un danno economico ai campionati nazionali e soprattutto di spingere i calciatori oltre i loro limiti. La Fifa ha però tirato dritto perla sua strada e minimizzato ogni protesta, facendo presente che ha il pieno diritto di organizzare come meglio crede il Mondiale per club.

 

Per la Fifa è un appuntamento fondamentale che serve a lanciare i Mondiali in programma nel 2026 negli Stati Uniti. Il problema è che per ora la competizione per club è lontana dagli obiettivi economici che si è prefissata (dieci sponsor da almeno 100 milioni l’uno): l’assenza di Barcellona, Milan e altri top club della Premier è una mazzata sulle ambizioni della Fifa, tanto è vero che non c’è la fila neanche per assicurarsi i diritti televisivi di questo evento. Ovviamente la maggior parte dei club che si sono qualificati al Mondiale per club sono propensi ad accettare qualsiasi condizione, pur di portare a casa un buon bottino in termini economici. Al tempo stesso è comprensibile che un club come il Real Madrid viva il torneo più come un fastidio, che una vera opportunità. Tra l’altro i Blancos in questa estate saranno impegnati in un tour proprio negli Stati Uniti, durante il quale giocheranno alcune partite dal 27 luglio al 6 agosto contro Barcellona, Milan e Chelsea: è stimato che guadagneranno una ventina di milioni in dieci giorni, gli stessi che incasserebbero dalla Fifa per partecipare a un torneo di un mese, in un periodo in cui per i calciatori sarebbe fondamentale riposare.

 

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