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Euro 2024, Corvino stronca Spalletti: "Non scarichi su altri, Conte ci mostrò altro..."

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Il direttore sportivo del Lecce, Pantaleo Corvino, ha parlato dell'eliminazione dell'Italia di c.t. Luciano Spalletti agli Europei, per manco della forte Svizzera di Mura Yakin: "Il mio è un grido di dolore — il pensiero dell’ex dirigente della Fiorentina al Corriere dello Sport — In tutte le trasmissioni mettono in evidenza il risultato della nostra Primavera, gli undici stranieri, come se fossimo il male assoluto, l’origine del fallimento della Nazionale. Ma stiamo scherzando? Io l’untore? Questa demonizzazione del Lecce è un insulto all’intelligenza. Io non sono l’untore e il nostro è un modello che andrebbe seguito”.

Spalletti, nel motivare l’eliminazione, ha parlato di mancanza di intensità: “Ma l’intensità alla squadra chi la deve dare? Sei anni fa Conte, che aveva anche gente che giocava al contrario, ci mostrò qualcosa di diverso — le parole di Corvino — A differenza di altri, io non voglio colpevolizzare nessuno, non mi interessa e non porta a nulla di buono. Nel calcio, come nella vita, si sbaglia e chi sbaglia non deve scaricare sugli altri, ma assumersi la paternità dell’errore. E eventualmente, se lo ritiene opportuno, chiedere scusa”.

 

 

L’ex allenatore del Napoli ‘Campione d’Italia’, quindi, “in Germania non ha fatto lo Spalletti per come lo conosciamo e stimiamo — ha concluso Corvino — Può succedere, ci mancherebbe. Ha avuto solo nove mesi per entrare in un ruolo nuovo, quello di manager. Non possiamo sapere cosa abbia trovato. Il punto è un altro, troppe le cose che si dimenticano...".

 

 

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