Jannik Sinner si sta preparando a vivere il suo personalissimo derby azzurro con Matteo Berrettini a Wimbledon. E l'altoatesino ci arriva nel migliore dei modi: è il numero uno della classifica Atp. Ma dietro lo sportivo, così straripante sul terreno di gioco, c'è l'uomo. Anzi, c'è un ragazzo che ha lavorato sodo per raggiungere questi livelli. E chi meglio del suo allenatore, Simone Vagnozzi, può raccontarci tutti gli aneddoti che si celano dietro una delle più splendenti icone mondiali dello sport. "Di certo non va in discoteca prima del match", confessa con ironia in un'intervista rilasciata a Repubblica.
"Abbiamo scritto la storia, c'è la soddisfazione per essere arrivati a questo traguardo - spiega Simone Vagnozzi -. Che è poi l'obiettivo che ha ogni ragazzo da giovane, come me quando iniziai la carriera di tennista. Sognavo di diventare numero uno del mondo. Poi, con il passare dei giorni, capisci che da tennista non ci riuscirai, ma magari con un altro ruolo sì. Ed ecco l'allenatore che parla: quindi - ha poi aggiunto - sicuramente è una bella soddisfazione".
Implacabile sul campo da tennis, ma anche capace di instaurare relazioni con i propri colleghi. Come con Anna Kalinskaya, la tennista che, da un po' di tempo, è fidanzata con il fuoriclasse azzurro. Il coach Vagnozzi, incalzato dal giornalista, preferisce non addentrarsi nel gossip. Anche se qualcosa se la lascia scappare: "L'uomo Jannik sta crescendo - sottolinea l'allenatore -. Fa scelte, si prende responsabilità. Sta mostrando la sua personalità".