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Milan, la "vendetta" di Pioli nel giorno di Fonseca: come blocca il calciomercato

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In questo momento il Milan si trova al centro di un curioso paradosso. Da che era alla disperata ricerca di un tecnico capace di inaugurare un nuovo corso, ora si ritrova in casa due allenatori. Sì, perché i rossoneri hanno appena accolto a Milano Paolo Fonseca che, come da prassi, ha salutato i tifosi al grido di: "Forza Milan". Ma, al contempo, non ha ancora risolto la situazione contrattuale di Stefano Pioli. L'ex Lazio, non è un mistero, è da qualche tempo promesso sposo dell'Al Ittihad, club che milita in Arabia Saudita. Però non ha ancora trovato l'accordo con la squadra di Karim Benzema. Di conseguenza, il Diavolo si trova a busta paga entrambi gli allenatori.

Una piccola grana che non permette fin qui ai rossoneri di liberarsi di un ingaggio sostanzioso e che limita in qualche modo il raggio d'azione di Moncada e Furlani che, per dire, avrebbero potuto reinvestire quei soldi per trovare la quadra con il famigerato Kia Joorabchian alla voce commissioni nel difficile affare Zirkzee. La buona notizia, in questo senso, è che siamo solamente al 6 di luglio. Il che, come è facile comprendere, permette di guardare con fiducia al futuro, sistemazione di Stefano Pioli altrove compresa.

 

 

Il Milan è da tempo sulle tracce di Emerson Royal. Ma il Tottenham non ha accettato i 15 milioni di euro offerti dai rossoneri: ne servono 25, trattabili. Il Diavolo, però, deve ancora risolvere il nodo attaccante. Con l'addio di Olivier Giroud, la dirigenza rossonera vorrebbe regalare un nuovo numero 9 a Paolo Fonseca. Il nome che circola di più a Milanello è quello di Alvaro Morata. L'ex Juve ha una clausola rescissoria fissata a 13 milioni di euro. E, nonostante non sia sempre così incisivo sotto porta, ha già dimostrato in passato di potere dire la sua in un campionato come quello italiano. 

 

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