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Andrey Rublev, l'ultima follia in campo: sbrocca con l'arbitro e poi "interroga" l'avversario

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I colpi a suon di racchetta alle ginocchia (spesso poi insanguinate), le proteste (tante) contro i giudici di linea. Lo si può dire con certezza: Andrey Rublev non sa controllare la sua rabbia e lo ha dimostrato in più occasioni. E intanto il tennista russo ha confermato il suo momento “no”, perdendo all'esordio nel torneo di Bastad a sorpresa contro l'argentino Tirante, numero 121 del mondo. Il campione in carica del torneo non si è lasciato andare a momenti di autolesionismo, ma non ha fatto mancare una discussione animata con il giudice di sedia dopo una giocata "ambigua" dell’avversario, Thiago Augustin Tirante, che ha poi ammesso il tutto.

Durante il turno di servizio di Ruben nel terzo set, mentre era sotto tre game a uno, Rublev è stato destabilizzato da una risposta del rivale argentino, che si è quasi fermato passeggiando in campo senza scomporsi. Il russo ha seguito lo scambio perso per una palla corta e si è lamentato con l’arbitro, dicendogli: "Ha smesso di giocare, ha smesso di giocare, ha smesso di giocare". Cercando di convincere l’arbitro che l’atteggiamento di Tirante fosse un "Hindrance", ovvero ostacolo al gioco. In questi casi, con una situazione che disturba l’avversario "può essere giudicata involontaria (non intenzionale) o deliberata", si procede o con la ripetizione del punto o con il punto perso.

 

Capito che l’arbitro non era dalla sua parte, ha parlato con l’avversario: "Non ripeteremo il punto, ma dimmi se ti sei fermato". Tutto solo per la soddisfazione di avere ragione. Il sudamericano ha ammesso di aver rallentato l'azione, confermando le parole di Rublev che lo ha ringraziato. "Grazie per essere stato onesto". Una magra soddisfazione però, dato che il russo è fuori da Bastad e non in un periodo positivo della sua carriera.

 

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