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Jannik Sinner, il retroscena sull'intervento mancato: cosa è successo

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È il momento più difficile dell’anno per Jannik Sinner, caduto a Montreal nell’Open di Canada contro il russo Andrey Rublev. E intanto le malevoli sono tornate a colpirlo per la sua assenza dalle Olimpiadi. ‘Colpa’ dell’esempio di Gianmarco Tamberi, che ha gareggiato nella finale di salto in alto nonostante la colica renale che lo ha colpito sia pochi giorni prima del suo arrivo a Parigi, sia venerdì scorso.

Alla fine, Gimbo è finito lontano dal podio ma ha ricevuto comunque attestati di stima, quelli che invece sono mancati a Sinner, criticato per il suo forfait dalle Olimpiadi a tre giorni dalla manifestazione. E come se non bastasse, durante il match con Rublev, Sinner ha patito il problema all’anca subito a Montecarlo nel match delle semifinali contro Tsitsipas. 

 


Sinner però delle polemiche se ne sbatte: “A pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi non ero nemmeno in grado di alzarmi dal letto — ha raccontato Sinner dopo il vittorioso esordio contro Borna Coric in Canada — So io come mi sentivo, di quello che pensa o dice la gente non mi importa molto, francamente”. Successivamente, però, il tennista azzurro ha anche rivelato come i medici gli avessero consigliato di fare un’operazione di rimozione delle tonsille, sebbene questa sia effettivamente una pratica sempre meno utilizzata. A quanto pare, Sinner non avrebbe accettato il parere per non compromettere un momento così importante della stagione e della sua carriera. Una decisione forte e una condizione lontana da quella ottimale di fine scorso anno. La speranza è che Jannik possa tornarci presto.

 

 

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