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Jannik Sinner, clamorosa teoria di Emilio Sanchez: "Caso-doping negli Usa? Perché lo ha favorito"

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L'attesa è spasmodica: tutta Italia guarda a New York, dove questa sera Jannik Sinner disputerà la finale degli Us Open contro il padrone di casa Taylor Fritz. Si tratta del primo italiano nella storia del torneo ad arrivare all'ultimo atto. Un torneo difficile, per l'altoatesino, soprattutto per il caso-Colstebol, le ombre di doping subito evaporate. Ma è cosa nota, veleno e pregiudizi non evaporano così in fretta.

Tant'è, ora c'è da scrivere una pagina di storia. E sulla partita, ecco piovere le riflessioni di Emilio Sanchez, ex numero 7 al mondo, che in questi giorni si trova in Italia per festeggiare i 25 anni di matrimonio. E per l'occasione, è stato interpellato da TuttoSport: si parla di Sinner, della finale, di tennis e ovviamente del caso doping.

Su Sinner e Alcaraz afferma senza indugi: "Sono già i protagonisti assoluti della scena e la loro rivalità è destinata a segnare i prossimi anni del tennis internazionale. Un bene per l’intero pianeta tennis e tutto ciò che gli ruota attorno". E ancora, su Jannik: "L’azzurro ha migliorato il servizio e sta introducendo variazioni nel suo gioco che lo completano e gli danno ulteriori armi contro ogni tipo di avversario".

 

Poi il pronostico di Sanchez sulla finalissima: "Sinner? Lo ritengo favorito, anche se Fritz avrà dalla sua parte il pubblico. L’americano è un giocatore che spinge ed è dotato di gran servizio. Mi sembra però che Jannik possieda tutte le armi per metterlo in difficoltà, a partire dalla risposta e soprattutto per il fatto che nei passaggi chiave dei confronti può alzare ancora di più il suo livello", afferma.

Ma è quando si parla della vicenda-doping che l'ex tennista spagnolo si spende in una riflessione peculiare. "Non deve essere stato facile gestire questi mesi in attesa della decisione. Il tema è delicato ma lui e i suoi avvocati hanno saputo dimostrare subito le cause dell’accaduto. Il fatto che l’ufficialità sia arrivata quando il circuito è in America credo lo abbia favorito", afferma in modo sorprendente Sanchez.

E perché dovrebbe averlo favorito? "Negli Usa amano lo show e tutto è più ovattato. Il pubblico lo ha sostenuto fin dai primi allenamenti e partita dopo partita Jannik è tornato a sorridere dopo le prime due sfide nelle quali era evidentemente contratto e bloccato, più mentalmente che fisicamente. Ha dimostrato di possedere una grande forza mentale perché ha continuato a giocare e vincere in questo periodo per lui strano, addirittura salire al primo posto del ranking", conclude Sanchez, offrendo un punto di vista particolare sulle vicende che hanno riguardato Jannik Sinner nelle ultime settimane.

 

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