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Jannik Sinner, le prime parole dopo il ricorso della Wada: "Di cosa sono convinto"

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"Sono convinto che risulterò innocente": Jannik Sinner lo ha detto in conferenza stampa a Pechino dopo il ricorso presentato dall'agenzia mondiale antidoping (Wada) al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) contro l'assoluzione del tennista azzurro in relazione al caso Clostebol. Il numero uno del mondo, che oggi ha sconfitto 2 a 1 il russo Roman Safiullin al secondo turno del torneo "China Open", ha aggiunto che ha saputo del ricorso della Wada "privatamente e da un paio di giorni".

Sinner, poi, si è detto "molto sorpreso e deluso" per la mossa della Wada. "Non è molto semplice, ma non posso controllare tutto", ha aggiunto. Mentre sul match vinto ha detto: "La partita è stata difficile, con Safiullin sono sempre battaglie dure. Ha risposto bene e servito bene nei momenti importanti". Quanto successo, comunque, non ha potuto non influenzare la sua prestazione: "Oggi è stata dura, ma in giornate come queste in cui non ti senti al 100% e riesci a uscirne significa tanto per me. Sapevo che avrei dovuto alzare il livello. Fisicamente sto facendo passi avanti: quando ti senti grande dal punto di vista fisico puoi cambiare delle cose in campo quando qualcosa non va bene". 

Sinner, poi, ha riconosciuto di dover migliorare dopo aver superato i primi due turni in rimonta. In ogni caso, il suo gioco è stato apprezzato dagli spettatori del Diamond Court, il centrale del National Tennis Center di Pechino. Alla fine del match, il campione ha autografato e lanciato verso il pubblico cinque palline. A sostenerlo c'erano tantissimi tifosi: il Diamond - che conta 15.000 posti - era pieno per ben più della metà.

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