Lassana Diarra, una bomba sul calcio: perché la sentenza può sfasciare il calciomercato
Lassana Diarra potrebbe lasciare un segno indelebile sul calcio. L’ex di Chelsea e Real Madrid ha atteso dieci anni una risposta da parte della Corte di giustizia dell’Ue, che ieri gli ha dato ragione in merito al contenzioso con la Lokomotiv Mosca. I fatti risalgono al 2013, quando il francese decise di rescindere il contratto con tre anni di anticipo. Il club russo gli chiese un risarcimento di oltre 10 milioni, mentre Diarra pretese 6 milioni di stipendi non pagati. La Corte arbitrale dello sport si schierò con la Lokomotiv, ma il giocatore si rifiutò di pagare 10 milioni. Anzi, contrattaccò affermando che le norme Fifa gli avevano impedito di cercare una nuova squadra, perché stabilivano che qualsiasi altro club sarebbe stato responsabile del risarcimento dovuto alla Lokomotiv.
CONSEGUENZE
Di conseguenza Diarra decise di rivolgersi alla Corte di giustizia europea, che effettivamente ha messo in discussione le regole Fifa: «Sono tali da impedire la libera circolazione dei calciatori professionisti che desiderano sviluppare la propria attività andando a lavorare per un nuovo club». Questa sentenza è un’ottima occasione per aggiornare finalmente le regole sui trasferimenti, ma al tempo stesso chi si aspetta una rivoluzione epocale probabilmente verrà deluso.
In teoria la Corte di giustizia europea riconosce la possibilità a un calciatore di lasciare un club indipendentemente dalla durata del contratto, in pratica questa cosa non potrà mai avvenire. Significherebbe svuotare completamente di significato il calciomercato, e nella maniera più sbagliata possibile: i contratti, e di conseguenza i cartellini, non avrebbero più alcun valore.
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I procuratori avrebbero un potere illimitato, incasserebbero una valanga di soldi per spostare i propri assistiti a piacimento, mentre i club sarebbero destinati al fallimento, soprattutto quelli che si mantengono in vita quasi esclusivamente con la valorizzazione e la cessione dei giocatori. Per evitare questa ecatombe alla Fifa potrebbe bastare cambiare le norme che hanno impedito a Diarra di cercare una nuova squadra durante il contenzioso con la Lokomotiv Mosca. «La Fifa ha preso atto della sentenza - si legge nel comunicato rilasciato dal massimo organo calcistico internazionale - ed è soddisfatta che la legalità dei principi chiave del sistema dei trasferimenti sia stata riconfermata. La sentenza mette in discussione solo due paragrafi di due articoli del Regolamento Fifa sullo status e il trasferimento dei giocatori, che il tribunale nazionale è ora invitato a considerare. La Fifa analizzerà la decisione in coordinamento con le altre parti interessate prima di commentare ulteriormente». Insomma, tutto lascia pensare che si troverà una soluzione per evitare che il mercato diventi un far west in mano esclusivamente a calciatori e procuratori.
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