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Luciano Spalletti, siluro su Simone Inzaghi: "Io al telefono so riattaccare"

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Luciano Spalletti nella conferenza stampa in vista dell'incontro di Nations League con il Belgio trova il tempo anche di dire la sua sull'inchiesta che ha riguardato le curve di Inter e Milan e tra le righe di scagliare una frecciata contro Simone Inzaghi senza mai nominarlo: "Posso raccontare quanto ho vissuto io nell’esperienza di Milano. Non mi sono mai trovato a che fare con queste situazioni, anzi posso ampliare all’intera mia carriera. Non è mai successo che qualcuno mi abbia telefonato per queste cose. L’ho trovata una cosa nuova, mi ha sorpreso. Non lo so quali siano stati i rapporti precedenti. Uno ti telefona, non lo conosci, non ci hai mai avuto a che fare e penso sia difficile poterci scambiare parole. Io rispondo a tutti, anche ai numeri che non conosco, però poi so riattaccare e so continuare la conversazione con chi mi telefona".

Poi una riflessione sul match che attende gli azzurri: "Queste partite ti possono dare più sicurezza e tranquillità nell’assorbire meglio le difficoltà e le pressioni. Ora mi interessa il Belgio. La chiave tattica sarà di rimanere sempre in ordine pur volendo comandare il gioco e gestire la partita. Loro hanno davanti una velocità che ti fa male, bisogna essere bravi in fase difensiva nell’uno contro uno e saper raddoppiare". Ma Spalletti ha però fatto tremare i tifosi con le parole di ieri in cui ha nuovamente messo un freno alle ambizioni da mondiale della Nazionale: "Andare al Mondiale lo sentiamo come un obbligo, è un torneo che ha determinato la nostra storia, ha fatto felice tante persone. Partecipare a quella competizione è qualcosa di veramente importante ma non deve diventare un'ossessione". Beh in realtà dopo due edizioni saltate, è un'ossessione eccome...

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