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Rissa Conceiçao-Calabria, Di Canio: "Una cosa grave", cosa è successo davvero

martedì 28 gennaio 2025

2' di lettura

"Sergio non può andare allo scontro fisico così, se non ci fosse stato nessuno sarebbe stato uno scontro. Poi non si può andare a parlare davanti alle telecamere e dire che sono robe di campo. Qui è una cosa grave eh...". Anche Paolo Di Canio, opinionista di Sky Sport, commenta il fattaccio della domenica con la rissa sfiorata tra l'allenatore del Milan Sergio Conceiçao e il capitano rossonero Davide Calabria sul campo di San Siro al fischio finale del match vinto nel recupero contro il Parma.

Entrambi i diretti interessati, dopo le scintille del momento, hanno glissato, spinti davanti alle telecamere da Zlatan Ibrahimovic per ricucire almeno formalmente la situazione. Ma le acque sono agitate e l'umore non certo dei migliori alla vigilia di due partite decisive: la trasferta di Zagabria di mercoledì in cui il Milan dovrà vincere per blindare la qualificazione diretta agli ottavi di finale di Champions League senza essere appeso ai risultati delle rivali e poi il derby contro l'Inter in campionato, senza lo squalificato Fofana.

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Per Calabria “sono cose di campo, è stato un malinteso tra me e il mister, era l’adrenalina della partita ma ci siamo chiariti. Abbiamo sistemato le cose, non è la prima o l’ultima volta che si vede una cosa del genere nel calcio. Chiedo scusa perché non è una cosa bella”.

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Conceiçao invece ha parlato dei suoi figli per motivare la situazione: “Nervoso lo sono tutti i giorni… — il suo pensiero — Vivo la partita sempre con passione e ci siamo detti con Davide una parola di troppo su una situazione di gioco”. E ancora: “Era una situazione della partita, è come con i figli: quando si va al ristorante e non si comportano bene, va detto — ha aggiunto — Non c’è ipocrisia ma solo la verità: non è stato bello da vedere ma nel calcio ci sta, non siamo in chiesa. Ci siamo già chiariti. Forse abbiamo detto una parola di troppo ma io proteggo sempre i miei giocatori e stiamo creando un legame importante. È quello che voglio e si è visto oggi, abbiamo vinto con lo spirito e non con la strategia che alla fine non c’era più”.

Forte è stata anche la decisione di aver cambiato Theo e Leao alla fine del primo tempo, ma l’allenatore ha subito chiuso la questione: “Nessun problema con loro due — ha concluso — vi dico già che saranno titolari a Zagabria in Champions. Quindi tutto bene. Sono scelte dell’allenatore, mi pagano per questo, per vedere cosa posso fare per migliorare. E oggi ho visto una giornata meno brillante per questi giocatori”.

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