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Finalmente Pozzato al Giro! E i big scaldano i motori

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Il campione italiano trionfa a Porto Recanati. Gli uomini di classifica si stuzzicano in vista delle montagne

Roberto Amaglio
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Lo scatto di Pozzato per la prima vittoria di tappa italiana al Giro d'Italia 2010; lo scatto d'orgoglio dei big della classifica per dimostrare che la loro caccia alla rosa non è ancora finita. Sul traguardo di Porto Recanati, infatti, è sfrecciata la maglia tricolore di Pippo Pozzato (Katusha), il quale ha regolato allo sprint un drappello di fuggitivi in cui spiccavano i nomi di Basso, Nibali, Vinokourov, Scarponi, Garzelli, Pinotti e  Cunego, capaci di eludere la guardia del gruppo della maglia rosa Richie Porte sull'insignificante GPM di terza categoria di Potenza Picena situato ai -12. Un'azione incredibile che, per quanto abbia fatto recuperare agli attaccanti solo una decina di secondi (un battito di ciglia rispetto ai quasi 13' persi ieri nella tappa abruzzese de L'Aquila), testimonia se mai ce ne fosse bisogno quanto il Giro di quest'anno sia imprevedibile, senza un padrone e, tanto meno, senza una squadra in grado di tenere saldamente in pugno la situazione. E domani, con gli strappi di Perticara e del Barbotto prima dell'arrivo di Cesenatico, se ne vedranno davvero delle belle. Prima di pensare a Cesenatico, tuttavia, giusto ripercorrere l'andamento della 12° tappa, quella che portava la carovana da Città Sant'Angelo a Porto Recanati. Scontata la nascita dell'ormai tradizionale fuga. Questa volta i protagonisti sono Krivstov, Kaisen e Flens, fuggiti dal gruppo in momenti diversi tra il  18° e il 42° km e poi riunitisi nel loro tentativo. A rincorrerli, proprio per le caratteristiche piatte della frazione, sono le formazioni dei velocisti, con la Garmin della maglia rossa Tyler Farrar sugli scudi. I fuggitivi, il cui vantaggio massimo è stato di 4' e 52” al 52° km, vengono ripresi proprio sulle agevoli rampe del GPM di Potenza Picena, quando si scatena un inaspettato pandemonio. I primi ad attaccare sono Voeckler e Failli (compagno di squadra di Garzelli), seguiti però da Pinotti, da Pineau e, incredibilmente, dal blocco dei big. Questa volta presenti i leader della Liquigas Basso e Nibali, presente Cunego, presente Scarponi, così come Garzelli e Vinokourov. Dietro, invece, Sastre, la maglia rosa Porte e un nervoso Cadel Evans perdono il treno. Davanti si marcia a doppia fila e il vantaggio cresce fino a toccare i 23”; dietro, invece, Righi, Mazzanti e i compagni dei fuggitivi coprono le spalle ai rispettivi capitani rompendo i cambi degli inseguitori e provocando l'ira di Cadel Evans, venuto quasi alle mani con il Lampre Righi (per loro solo multe e nessuna penalizzazione). A questo punto, però, la Garmin ricompone le fila e riduce a una decina di secondi il gap. La vittoria di tappa, comunque, è una questione degli attaccanti, con Pippo Pozzato che precede Voeckler e Pineau, vince la sua prima tappa della carriera al Giro e regala finalmente una gioia ai tifosi italiani. E domani, come detto, altre imboscate. ORDINE D'ARRIVO 11° TAPPA 1. Filippo Pozzato (Katusha); 2. Tomas Voeckler (Bouygues); 3. Jerome Pineau (Quickstep); 4. Stefano Garzelli (Acqua&Sapone); 5. Alexandre Vinokourov (Astana); 6. Vincenzo Nibali (Liquigas).

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