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Sinner sconvolge Roma: "Non si ferma", subito dopo la partita...

di Leonardo Iannacci martedì 13 maggio 2025

3' di lettura

Come spesso accade ha ragione Adriano Panatta quando, con il suo placido cinismo romano, dice che «ci sono due soli giocatori che possono impegnare seriamente Sinner: Alcaraz, naturalmente, e Musetti perchè Lorenzo ha il tipo di gioco che può imbrigliare alla perfezione di Jannik. Un po’ quello che facevo io, variando, contro quel robot di Bjorn Borg«. Poi Panattone aggiunge sempre: «Gli altri possono anche farsi la doccia prima di giocare. Tanto hanno già perso quando scendono in campo».

Non è andata proprio così, ieri pomeriggio sulla terra rossa del centrale di Roma quando il volonteroso olandesino Jesper De Jong, numero 93 del ranking, ha giocato spingendo a tavoletta per un set contro il numero 1 del mondo, si è dato da fare, ha cercato di mettere granelli di sabbia nell’ingranaggio del fenomeno non al meglio delle sue condizioni. Ma alla fine ha perso: 6-4, 6-2 il risultato finale per Sinner alla 23 esima vittoria consecutiva che nel primo set ha effettivamente subìto due controbreak prima di chiudere con il rovescio lungolinea e, nel secondo, ha tolto subito il servizio all’olandesino finendo in bellezza e segnalandosi per il solito comportamento da gentiluomo quando ha soccorso De Jong, caduto a terra dolorante al polso dopo uno scambio.

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È proprio vero l’antico adagio: class is not water. Oggi nell’ottavo di finale (ore 15.30) Sinner ritrova il rognoso terraiolo Francisco Cerundolo, numero 22 del mondo: 2-2 i precedenti, con l’argentino che ha battuto Jannik negli ottavi di Roma 2023. «Non sono partito bene, c’è stato un calo di attenzione e nel primo set mi sono ritrovato 4-4. Con Cerundolo dovrò alzare il livello», ha riconosciuto insoddisfatto alla fine, tanto da tornare sul campo, sul tramonto, per una salutare seduta di allenamento insieme a Simone Vagnozzi.

SECONDA USCITA

Questa seconda uscita di Jannik non avrà incantato i puristi: il numero 1 del mondo è parso a tratti lento, non ha sfruttato al meglio la prima di servizio (solo un punto su due guadagnati), ha messo a segno 22 vincenti e ha totalizzato 16 errori (22 De Jong). Allarme Rosso (di Sesto Pusteria)? Sciocchezze. Dopo i tre mesi di stop forzato Sinner si sta perfezionando, quindi non è ancora al top sulla terra rossa, notoriamente la superficie che il numero 1 del mondo ama di meno pur essendoci tennisticamente nato. Il rimbalzo della palla è più lento che sull’amato cemento e, quindi, restio a favorire i traccianti che tira con i dritto e il rovescio. Ma Jannik forza di più, cerca traiettorie diverse che costringono l’avversario alla difesa e tira ancora più forte: è stato rilevato che il suo dritto fa fare alla pallina 4180 rotazioni contro le 2800 di media degli altri tennisti. Per questo gli errori sono dietro l’angolo in questa fase di perfezionamento in vista del Roland Garros.

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Poco prima di questa ordalia tennistica a senso unico, la piccola grande Jas Paolini aveva raggiunto i quarti di finale del torneo che ama di più battendo per la prima volta in carriera la fastidiosa lettone Jelena Ostapenko, numero 18 al mondo, con il punteggio di 7-5, 6-2 in un’ora e 44 minuti. Sotto 2-4 e 15-40 nel primo set, l’azzurra parsa in ripresa dopo un inizio di stagione in alita, ha messo il turbo rimontando il primo set e prendendo le redine dell’incontro nel secondo: «Sono rimasta lì nei momenti duri, cercando di non dare ritmo alla Ostapenko visto che colpisce vincente da tutte le parti del campo», ha detto Jas alla fine pensando già al quarto di finale che l’aspetta oggi (ore 14) contro la russa Diana Shnaider, numero 11 Wta, che ha battuto la belga Mertens in due set (6-2, 6-3).

In serata è poi arrivato il turno di Matteo Berrettini, che contro Ruud, terraiolo di professione, ha resistito un set (perso 7-5) e poi si è ritirato per un problema agli addominali, già accusato a Madrid. Oggi è la volta di Lorenzo Musetti: se la vedrà con un Daniil Medvedev (ore 13) che non ha dato scampo a Popiryn. Una sfida che ci dirà molto sullo stato di maturazione del carrarino. È assolutamente vietata un’altra delle sue ostiche battute d’arresto.

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