Va bene che il ritorno alle scene non poteva passare inosservato, ma a Roma non c’è solo Jannik Sinner tra gli italiani in gioco. Lato donne, infatti, Jasmine Paolini è passata lunedì contro Jelena Ostapenko, la giocatrice con cui Iga Swiatek non ha mai vinto in carriera, ed è approdata ai quarti di finale del torneo degli Internazionali d’Italia.
Sul campo Centrale l’ha spuntata proprio la toscana, chiudendo in 7-5 6-2. Un’azzurra di nuovo ai quarti del Foro, nel torneo Wta, non si vedeva da 11 anni, quando allora la sua compagna di doppio, Sara Errani, ci arrivò arrivando fino alla finale.
Paolini oggi, martedì 13 maggio, trova la russa senza bandiera Diana Shnaider, mancina e potente (ma anche fallosa), già battuta una volta, nello spicchio di tabellone in cui c’è il buco lasciato dallo scivolone di Swiatek con l’americana Collins, quindi con ampie possibilità di avanzare. Dopo il successo di lunedì, ha parlato di “un match di resistenza, ho provato a darle sempre una palla in più e ha pagato — le sue parole — Sono in fiducia, la terra mi dà il tempo di fare il mio gioco. Sinner è la stella, ma dietro ci siamo anche noi”. A voler dire che c’è anche Jasmine, oltre a Sinner, è che l’attenzione di Roma deve essere anche per lei, che da un paio di anni fa parlare di sé con i suoi risultati.
Il match contro Shnaider sarà dura: “È una giocatrice molto completa, mancina che sa giocare bene sulla terra quindi ci ho giocato più volte in doppio e sarà secondo me molto tosta, però ce la metteremo tutta. Sono contenta di questo risultato ovviamente — ha concluso — È stato un anno e mezzo molto positivo e spero di continuare a cercare di migliorarmi e di stare qui a questo livello mi piace un sacco avere questa opportunità di giocare in questi campi e quindi spero di rimanerci più a lungo possibile”.