Ora che gli Internazionali di Roma sono andati in archivio, come sempre Jannik Sinner fa tesoro delle sconfitte (per non dire lezioni) e, saltando Amburgo, avrà tempo una settimana per ripensare a cosa non è andato nella partita contro Alcaraz e prepararsi al Roland Garros, il primo obiettivo post-squalifica.
Le colonne d’Ercole da superare per poter fare finalmente il salto di qualità, come da lui stesso ammesso: “Sulla terra faccio più fatica, devo migliorare i miei movimenti”. Per poter avanzare di livello, Sinner ricorrerà anche alla tecnologia e ai dati raccolti al Foro Italico sulle sue prestazioni.
La “scatola nera” posizionata tra le scapole sotto la maglia è un Gps che ha molte funzioni in più, come spiega Ermanno Rampinini, direttore operativo Human Performance Lab di Mapei Sport: “Il dispositivo contiene più di un sensore. C’è un accelerometro triassiale, che misura le accelerazioni nei tre assi: orizzontale, verticale, laterale. C’è un magnetometro che serve per avere la direzione dello spostamento. C’è un sensore per misurare la frequenza cardiaca. E c’è un Gps, che non è quello del navigatore dell’auto né dell’orologio: deve essere molto più preciso per descrivere l’attività in uno sport intermittente ad alta intensità come il tennis, in uno spazio piccolo come il campo. Solo il confronto con il match può dare un quadro completo”.
Un dispositivo che oggi utilizzano anche tutte le squadre di calcio e che la Federtennis ha già sdoganato dal 2019. Sempre Rampinini: “Oggi per l’alto livello è uno strumento imprescindibile. Calcio, rugby, football americano, l’Nba usa sistemi di monitoraggio indoor. Sinner è il primo professionista del tennis di cui veniamo a conoscenza”.
Non c’è solo la tecnologia, però, perché a Roma Sinner ha adottato anche un’altra abitudine, cioè spalmarsi sul polso destro un prodotto del fisioterapista Ulises Badio che poi strofina anche contro quello sinistro. Un’annusata e via, si comincia a giocare. Ne spiega l’utilizzo sul CorSera Andrea Manzotti, fisioterapista che ha già lavorato con l’Olimpia Basket di Milano e con la Nazionale di Sci: “Sono azioni preparatorie di muscoli e legamenti negli sport d’impatto. Balsami o gel, favoriscono il riscaldamento della parte. Molto usata è l’arnica, con l’aggiunta di altre sostanze, ad esempio l’artiglio del diavolo, un rimedio naturale ottimo per disinfiammare il polso. La composizione della sostanza? La conosce solo il team Sinner. Alcuni balsami possono essere utili per l’attivazione del sistema neurovegetativo, soprattutto se l’allenamento è sostenuto al mattino”. Insomma, per battere il fenomeno di Murcia sulla terra battuta serve lavorare non solo sui colpi, ma anche sui dettagli. Sinner lo sa e la sfida è già stata lanciata dal Centrale del Foro Italico.