"Questo capitolo è finito. La storia è ancora da scrivere. Sono grato a tutti". Sono queste le parole con le quali Cristiano Ronaldo ha dato addio all’Al Nassr dopo due stagioni, in cui non ha vinto alcun trofeo di squadra e si è dovuto accontentare di aggiudicarsi solo la classifica cannonieri.
Le parole del campione portoghese sono arrivate dopo l’ultima giornata della Saudi Pro League, che ha sancito il mancato accesso alla prossima Champions League asiatica della squadra di Stefano Pioli. Arrivato a 936 gol in carriera, CR7 ha detto ora addio al suo club e ha in testa la voglia di giocare il Mondiale per Club, che scatterà il 14 giugno negli Usa.
Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, un paio di giorni fa aveva aperto al portoghese le porte della nuova rassegna. I club interessati a un possibile ingaggio di Ronaldo non mancherebbero: Palmeiras, Al Ahly, inseriti nel girone proprio dell'Inter Miami, il Monterrey, che sfiderà l’Inter (club nel quale si trova l’ex compagno al Real Sergio Ramos), il Casablanca, nel girone della Juventus, l'Al Hilal e il Pachuca, in quello del Real Madrid.
L’addio di CR7 all’Al-Nassr ha scosso i tifosi arabi, che con lui sognavano grandi successi, ma che non ne hanno avuti assieme a lui. Il club ha chiuso terzo dietro all’Al-Ittihad di Benzema e all’Al-Hilal di Koulibaly e Milinkovic-Savic. Per Ronaldo, dopo due anni in Medio-Oriente, è arrivato il momento di provare un’altra esperienza, probabilmente l’ultima della carriera, a 40 anni suonati.