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Gli azzurrini del basket campioni senza Ius soli

La sinistra fa polemica, però agli ultimi Europei Under 20...
di Alberto Busacca mercoledì 23 luglio 2025

2' di lettura

Non c’è vittoria sportiva senza polemica politica. Ormai ci siamo abituati. L’ultimo caso riguarda il trionfo della nazionale azzurra agli Europei under 20 di pallacanestro. Una successo che mancava da 12 anni e che ha fatto gioire tutta l’Italia. Tutta? Bè, non proprio, in realtà.

Perché sui social le fotografie della nostra squadra, in cui giocano alcuni ragazzi di colore, sono state accolte anche da qualche commento razzista: «italiani solo sui documenti», «dove sono gli italiani?», «ormai stiamo sparendo» e altre cose così...

Va detto che i commenti negativi erano comunque pochi, molti di più quelli di sostegno ai ragazzi della nazionale. I quali, però, dopo la vittoria si sono voluti togliere qualche sassolino dalle scarpe: «Grazie per i commenti razzisti, ci avete dato la carica», ha scritto in una storia su Instagram David Torresani, uno dei protagonisti dell’Europeo, che sotto ha poi aggiunto i nomi di tutti i compagni. Risposta giusta, sia sul campo che fuori...

Solo che poi, puntualmente, è arrivata anche la politica. Con la sinistra che, come in occasione dell’oro olimpico della pallavolo femminile a Parigi 2024, ha cercato di salire in corsa sul carro del vincitore. «Ci sono razzisti», ha scritto Nicola Fratoianni di Avs, «che hanno riempito i social di cazzate razziste e xenofobe, che vogliono sporcare il risultato sportivo.

Ma non ci riusciranno perché i ragazzi del basket sono più avanti e nei festeggiamenti social hanno ringraziato anche i razzisti che li hanno denigrati e insultati. Sono la migliore dimostrazione dell’Italia del futuro». Poi la sparata contro il governo (e te pareva): «Il messaggio arrivi forte e chiaro soprattutto a chi governa questo Paese, che bloccando ogni possibilità di ius soli e giocando sempre sul filo della xenofobia si assume la responsabilità di costruire un clima di odio e diffidenza nei confronti di chi è italiano a tutti gli effetti e difende i colori del nostro Paese negli sport. Sono loro, i razzisti e i loro complici, i veri anti-italiani».

Insomma, per la sinistra le frasi razziste contro i giocatori della nazionale sarebbero colpa del centrodestra al governo. E del “no” all’introduzione dello ius soli. In realtà, se proprio vogliamo inoltrarci nella polemica politica, è vero esattamente il contrario. La nazionale under 20, multietnica e multiculturale, dimostra casomai che nel nostro Paese non ci sono quelle discriminazioni contro i giovani immigrati che i compagni denunciano quotidianamente. Che ci sono ragazzi afrodiscendenti che si sentono italiani e che sono orgogliosi di indossare la maglia azzurra. Che c’è un’integrazione possibile basata sul rispetto delle regole e sull’amore per il nostro Paese. Anche senza ius soli.

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