Che cosa è successo a Jasmine Paolini? Dov'è andata a finire quella tennista sempre col sorriso stampato sulla faccia che portava in alto il tricolore a ogni competizione? Forse è tutta colpa di Wimbledon. O meglio, della grande disfatta di Londra, dopo la sconfitta in tre set contro la ceca Krejcíková. L'uscita anzitempo dall'erba inglese ha lasciato degli strascichi mai del tutto superati Ma, forse, c'è anche qualcos'altro nella testa di Jasmine.
Da marzo 2025 Paolini ha cambiato in continuazione i suoi allenatori. Ha lasciato la guida di Renzo Furlan con cui aveva scalato la classifica e raggiunto due finali Slam. Da quel momento, forse, è iniziato il suo periodo buio a livello professionale. E non si è più ripresa. Al Roland Garros ha sprecato tre match-point al quarto contro turno contro Svitolina ed è andata a casa. A Wimbledon è uscita al secondo turno. Stesso discorso a Montreal, dove ha letteralmente gettato via la partita contro la giapponese Ito. Ma non è tanto il risultato del match a destare preoccupazione, quanto come questo sia arrivato.
Paolini ha voluto giocare a modo suo, forzando un po' troppo la mano. Ha perso 7-5 al tie-break del terzo set. È come se fosse uscita dalla partita, decisa quasi a non volerci rientrare. Ora l'azzurra ha ancora 29 anni, dunque la sua carriera ha ancora tanto da dire. Ma se vuole togliersi delle belle soddisfazioni - una su tutte, la vittoria di un grande Slam -, deve invertire la rotta. E farlo presto.