"Jannik Sinner non gioca solo contro l’avversario dall’altra parte della rete. Gioca contro le aspettative di un Paese intero. Tutti vedono la sconfitta — ma non vedono le notti in cui piangeva, i giorni in cui non riusciva nemmeno ad alzare il braccio per la stanchezza". A tre giorni di distanza dalla finale persa contro Carlos Alcaraz, Simone Vagnozzi ha parlato dello stato di salute - fisica e mentale - del suo assistito. Jannik Sinner - ha spiegato il coach - non ha trascorso un bel periodo. E, secondo lui, è ingiusto puntare il dito contro l'azzurro per una partita persa contro un grande avversario come lo spagnolo.
Lo stesso Sinner è stato lucidissimo in conferenza stampa, rivelando ai cronisti tutte le falle del suo sistema di gioco. "Sono stato molto prevedibile in campo, mentre lui ha cambiato il suo gioco. Non ho mai fatto un serve & volley, non ho usato molto la palla corta - aveva detto l'altoatesino -. Per affrontare Carlos devi uscire dalla tua comfort zone. Devo apportare qualche modifica: magari perderò qualche partita in più d'ora in poi, ma facendo dei cambiamenti per essere un giocatore più imprevedibile. Devo diventare un tennista migliore, alla fine è questo il mio obiettivo principale”.
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Lo US Open si è chiuso con il trionfo di Carlos Alcaraz su Jannik Sinner, ma accanto alle imprese sportive &egrav...Ma il tennis - si sa - è un sport soprattutto mentale. Basti pensare che, solamente qualche mese fa, era stato proprio Carlo Alcaraz a esternare il suo disagio nela finale di Wimbledon giocata contro Sinner. Lo spagnolo, dopo l'ennesimo punto perso contro l'azzurro, si era girato verso il suo angolo esclamando: "Da fondo campo lui è molto più forte di me”.