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Napoli-Inter, volano stracci tra Marotta e Conte: "Rigorino", "Non lo avrei permesso"

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sabato 25 ottobre 2025
Napoli-Inter, volano stracci tra Marotta e Conte: "Rigorino", "Non lo avrei permesso"

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"La mia presenza in tv è per dare un contributo al sistema. Il Napoli ha legittimato la vittoria ma l'episodio del rigore è stato determinante ed è nato da una valutazione dell'assistente": il presidente dell'Inter Beppe Marotta lo ha detto ai microfoni di Dazn dopo la sconfitta per 3-1 col Napoli e il rigore dubbio fischiato a favore dei campioni d'Italia. "L'arbitro non aveva fischiato, meglio di lui non ci poteva essere nessuno - ha aggiunto Marotta -. Se dopo 5-10 secondi interviene l'assistente e si dà rigore questa dinamica avrebbe richiesto l'intervento del Var che non poteva intervenire ma le immagini avrebbero dato molta chiarezza".

"Sto facendo una valutazione di quanto avvenuto in campo, tenendo conto delle riflessioni fatte da Rocchi. Dobbiamo cercare chiarezza e capire cosa vuol dire 'rigorino'. La vittoria del Napoli è scaturita da questo episodio che ha cambiato la testa dei giocatori. Io sono per la centralità dell'arbitro. Se interviene un assistente in un'ottica ridotta un arbitro non può farsi condizionare così facilmente", ha proseguito il presidente dei nerazzurri. Che ha ribadito: "Quel rigore ha creato amarezza e arrabbiatura, il condizionamento c'è stato. Il Napoli avrebbe potuto vincere lo stesso, ma mi riferisco alla cronologia della partita e alla decisione presa dall'arbitro". 

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Non è tardata ad arrivare la risposta dell'allenatore del Napoli, Antonio Conte, che a Dazn ha detto: "Marotta parla di 'rigorini'? La differenza tra il Napoli e l'Inter è questa: loro appena possono mandano Marotta e gli alti dirigenti. Nel nostro caso ci sono io a parlare. Ogni squadra deve fare le corrette valutazioni e capire perché ha perso, senza appellarsi a questo. Creare alibi all'ambiente e ai giocatori è nocivo, io non lo avrei permesso ad un dirigente. Con tutto il rispetto che ho per lui, penso sia giusto che lasci le cose a chi ha partecipato alla partita. Così sminuisce l'allenatore e non va bene. Non ho mai chiesto ai dirigenti di parlare, mi sono sempre difeso da solo". 

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