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Boban gela Koopmeiners: "Non può reggere"

di Lorenzo Pastugliagiovedì 6 novembre 2025
Boban gela Koopmeiners: "Non può reggere"

2' di lettura

Teun Koopmeiners continua a convincere nel suo nuovo ruolo arretrato, confermando anche contro lo Sporting Lisbona di trovarsi perfettamente a suo agio nella difesa impostata da Luciano Spalletti. Per l’olandese è un ritorno alle origini, e lo stesso centrocampista ha ammesso con candore quanto questa scelta lo favorisca.

Nel post-partita, ai microfoni di Sky Sport, ha spiegato di aver discusso il cambio di posizione non solo con il nuovo commissario tecnico, ma anche con la società: "In questa posizione mi sento meglio, perché non sono un attaccante che gioca spalle alla porta come ho fatto in altre partite — ha detto — L’ho detto anche alla società e a Spalletti, che mi aveva già impiegato così ai tempi dell’Olanda".

La dirigenza, che aveva investito molto su di lui due anni fa, pare voler valutare con attenzione questo nuovo assetto, che in realtà Koopmeiners conosce da inizio carriera. E il giocatore ha spiegato con chiarezza perché preferisca agire da centrale mancino: "Da difensore centrale a sinistra mi sento più a mio agio, posso impostare, fare passaggi, spingere con la palla. È un ruolo che mi piace di più”.

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Luciano Spalletti lo aveva lasciato intendere, come spesso fa, con una frase apparentemente secondaria: “Koopmeine...

Koopmeiners ha voluto anche sottolineare l’impatto del nuovo allenatore e del suo “modo diverso di giocare”, lodando lo spirito del gruppo e l’impegno dei compagni: "Conceiçao e Yildiz hanno aiutato molto in difesa, nel calcio moderno servono 11 giocatori che lavorino al 100% sia in attacco che in difesa".

Non tutti, però, condividono l’entusiasmo. Zvonimir Boban ha espresso dubbi sulla tenuta futura dell’olandese in quella zona di campo: "Credo che sia una mezzala pura con buonissimo inserimento e buon tiro — ha detto il croato ex Milan — Se lo metti in posizione con una punta che sa passargli la palla quando si inserisce e tira, quella è la sua posizione ideale, ma come difensore o non ha il fisico o non ha la velocità per reggere a lungo. L’ha fatto ma poi ha smesso perché non ce la faceva più. È ovvio che si senta meglio qui che da seconda punta: non ama giocare spalle alla porta, preferisce partire frontale. Non è solo colpa degli allenatori". Il campo, come sempre, darà le risposte.