In Italia tiene ancora banco la questione Jannik Sinner. Nonostante il neo-numero uno al mondo abbia spiegato in un'intervista a Sky Sport di essere "orgoglioso" di essere italiano, c'è ancora chi non gli perdona di avere la residenza a Montecarlo. I suoi critici sostengono che per amare il proprio Paese è necessario pagare le tasse in Italia per contribuire al benessere dei cittadini. I suoi difensori, invece, ritengono che in fondo l'altoatesino trascorra la maggior parte del suo tempo all'estero per disputare tornei. Perciò, non potrebbe godere di quei benefici.
"Sinner è figlio di una cultura che in questo Paese si è costruita per colpa dell'irresponsabilità di tante famiglie e imprenditori - ha tuonato la segretaria fiom CGIL nazionale Barbara Tibaldi ospite a RealPolitik -. Per cui se sei orgoglioso di essere italiano, tu partecipi al bene del tuo Paese. E sei orgoglioso di pagare le tasse in Italia".
"Se #Sinner è orgoglioso di essere italiano dovrebbe partecipare al bene del suo paese e pagare le tasse in Italia"
— Realpolitiktv (@RealPolitikR4) November 5, 2025
Barbara Tibaldi a #Realpolitik pic.twitter.com/0ldo43cDkG
Michele Silenzi di LiberiLibri la pensa in modo diametralmente opposto: "Individualmente può fare ciò che vuole con i suoi soldi e con i suoi guadagni nel momento in cui lo fa a norma di legge. E lui ha fatto tutto a norma di legge, quindi può risiedere dove preferisce. Tanto più se penso che passi 120 giorni l'anno in giro per il mondo e diciamo usufruisce poco dei benefit che andrebbero a finanziare le sue tasse. Ma questo significa qualcosa fino a un certo punto. Sinner è innanzitutto un individuo che ha un enorme talento individuale e che riceve dei denari per il suo talento quindi è giusto che risieda dove ritenga più opportuno".