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Ferrari da incubo. Biaggi da sogno

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Il Cavallino Rampante umiliato a Silverstone. In SBK, invece, il romano vince a Brno e vede il titolo mondiale

Roberto Amaglio
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“La volta buona”, “Riscossa Ferrari”, “Rossa per il podio”. Questi sono solo alcuni esempi e titoli che campeggiavano sulle pagine dei giornali alla vigilia del Gran Premio di Silverstone, giro di boa del campionato 2010 di Formula 1. E invece sul tracciato inglese si è assistita all'ennesima debacle del Cavallino Rampante, sempre più azzoppato dalla sfiga, dalle decisioni dei giudici di gara e anche da diversi errori dei suoi interpreti in pista (non si salva nemmeno Alonso). Con Jenson Button nelle retrovie della griglia e la partenza horror di Sebastian Vettel (condannato da una foratura dopo un duello rusticano con il compagno di squadra Webber), sembrava che la Ferrari potesse davvero portare a casa qualcosa di buono, invece le due monoposto di Maranello, per ragioni diverse, si sono trovate non solo lontane del podio (su cui sono saliti Webber, Hamilton e Rosberg), ma anche fuori dalla zona punti. Rimpianti – La gara delle Ferrari, in pratica, è andata a farsi benedire già nelle prime curve. Alonso parte terzo, ma molto male. Così lo spagnolo si trova quinto, attaccato persino dal compagno Felipe Massa con cui si tocca due volte. Nell'ultimo contatto la ruota posteriore del brasiliano si buca, costringendo il pilota a rientrare ai box per sostituire lo pneumatico. Alonso, intanto, cerca di riprendersi le posizioni perse attaccando Kubica, la cui Renault ha più di un problema di aderenza. Lo spagnolo passa, ma lo fa tagliando la chicane. Dai box non arriva l'ordine di restituire la posizione, anche perché il pilota polacco della Renault è a un passo dal ritiro. La giuria, però, sanziona lo stesso il ferrarista condannandolo a un drive throught che stronca sul nascere i sogni di rimonta. Duello Red Bull – Se la Ferrari piange, all'interno del team del vincitore Mark Webber il rischio è che si apra una vera e propria faida in grado di favorire il leader della classifica mondiale Lewis Hamilton. Dopo il contatto tra i due piloti alla prima curva, infatti, il giovane tedesco ha chiesto chiarezza al team, sollecitandolo a imporre una gerarchia di ruoli per questa seconda parte di stagione. Mark Webber, dal canto suo, si lamenta invece di una disparità di trattamento con il compagno, a cui sarebbe stato fornito del nuovo materiale tecnico su cui lavorare. E in questo scenario poco edificante, a ridere è la McLaren di Lewis Hamilton, ancora una volta secondo e sempre più leader del mondiale. Biaggi verso l'iride – Se la Ferrari non ci fa sognare, in campo motoristico l'Italia può sorridere per l'exploit di Max Biaggi e della sua Aprilia. Il binomio italiano impegnato nel campionato del mondo Superbike, infatti, ha conquistato la vittoria in gara 2 a Brno e ha portato il suo vantaggio in classifica generale su Haslam a 68 punti. Sulla pista amica della Repubblica Ceca (su cui Biaggi aveva già vinto 9 volte), il pilota romano non ha lasciato scampo agli avversari, chiudendo secondo gara 1, vinta da Rea, e dominando gara 2. Haslam (Suzuki), invece, ha portato a casa un misero bottino di punti, dovendosi accontentare di un ottavo e un decimo posto. A quattro gare dal termine della stagione, l'Aprilia e Biaggi possono davvero sognare di tornare sul tetto del mondo.

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