A 40 anni suonati, Luka Modric si è calato in una realtà diversa, che non conosceva: quella di Milanello. Agli ordini di mister Max Allegri, il pallone d'oro croato si è dimostrato un campione senza tempo. Titolare inamovibile, l'ex real è il faro del centrocampo rossonero. "Dopo il Real Madrid - ha ribadito Modric in una lunga intervista rilasciata a Slaven Bilic - ovunque tu vada, è un passo indietro. È innegabile, e tutti i giocatori possono confermarlo. Credo di essere arrivato in un club che, per la sua storia e la sua reputazione, è molto vicino al Real Madrid, e per me è la situazione più ideale che potesse capitare. Soprattutto perché sono cresciuto seguendo il calcio italiano; il Milan era la mia squadra preferita".
"Tutti sanno che tipo di club è il Real Madrid, dove la mediocrità non è tollerata - ha proseguito -, e il solo fatto di aver mantenuto questo livello in un club del genere per così tanti anni è la cosa più incredibile tra tutti i successi che ho ottenuto".
E ancora: "Il calcio non è solo una questione di forza o altezza; è molto più che essere alti 1,90 metri o correre 100 metri in 11 o 12 secondi... no, il calcio è molto di più: tecnica, intelligenza, intuizione, molte altre componenti. Oggigiorno, quando vedo persone che cercano ancora di imporre un certo livello di aggressività, velocità, forza o stazza al calcio, cercano di misurare tutto in base a questo, ma non funziona così. L'intelligenza - ha concluso Modric - è la cosa più importante. E la forza o la velocità non supereranno mai la tecnica o l'atteggiamento. Ed è per queste ragioni che la gente ama e continua a guardare il calcio".