Sarà...

Immigrazione, Dario Giarrusso farnetica a L'aria che tira: "Noi M5s molto lungimiranti, ecco perché abbiamo votato Ursula"

"Il consiglio europeo non può mettere la testa sotto la sabbia". Così come cambia il governo, anche il Movimento 5 Stelle prende posizioni differenti in fatto di immigrazione. E a spiegare l'ennesima visione è Dino Giarrusso che a L'Aria Che Tira su La7 afferma: "L'Ue non può lasciare al paese di primo ingresso tutta la responsabilità nella gestione di un fenomeno così epocale e che riguarda milioni di persone". Per l'europarlamentare grillino molti dei migranti che sbarcano non vogliono rimanere in Italia, ma puntano alla Germania, Svezia, Belgio.

 

 

"È incredibile che l'Europa ha lasciato solo il nostro Paese", ribadisce in collegamento con Francesco Magnani. Da qui l'elogio al Movimento: "Noi 5 Stelle abbiamo fatto una politica molto lungimirante sull'immigrazione, il nostro voto decisivo a Ursula von der Leyen è stato condizionato da alcuni accordi come quello sull'immigrazione", la spara grossissima.

 

 

Ma dato che siamo punto a capo, con un nulla di fatto, il presidente della Commissione Ue sembra non aver rispettato le promesse. Se ne accorge lo stesso Giarrusso che chiede "i fatti" oltre che "il cambio di mentalità". "L'Italia spende tantissimi soldi e mezzi per i migranti che arrivano". Eppure il Movimento non è sempre stato intransigente. Passato dal governo gialloverde a quello giallorosso, la politica grillina si è ribaltata: prima a favore dei porti chiusi, poi quelli aperti. Addirittura affiancati dal Partito democratico hanno messo in atto lo smantellamento dei decreti Sicurezza approvati giusto un anno prima con la Lega. E ora che Mario Draghi chiede collaborazione, anche i Cinque Stelle cambiano idea. "Un altro tema che ci riguarda da vicino - ha detto il premier convincendo tutti - è quello della gestione dei flussi migratori, che torna ad essere in agenda al Consiglio Europeo su precisa richiesta dell'Italia. Come ho dichiarato in passato, il Governo vuole gestire l'immigrazione in modo equilibrato, efficace e umano. Ma questa gestione non può essere soltanto italiana".