Numeri alla mano

Matteo Salvini, dall'Olanda: "Con lui al Viminale meno sbarchi e meno morti in mare". Viminale, le cifre che umiliano Lamorgese e Pd

La verità sull'immigrazione è il trionfo personale di Matteo Salvini. Con lui al Viminale erano diminuiti sbarchi e morti in mare: prima e dopo il leghista ministro degli Interni, invece, le statistiche sono peggiorate. A scriverlo è Maarten Van Aalderen, il corrispondente in Italia del più prestigioso quotidiano olandese, De Telegraaf. "Questo dà spunti di riflessione", sottolinea il giornalista di un quotidiano che incarna le preoccupazioni dell'Olanda (e in generale dell'Europa del Nord) per la gestione del dossier immigrazione da parte del governo italiano ma che certo non è tacciabile di simpatie leghiste o pregiudizi anti-sinistra. 

De Telegraaf snocciola i dati e ricorda che nel 2017 "in Italia erano entrati quasi 120mila migranti" e al governo c’era la sinistra. "Ci furono  anche più di 3mila morti quell’anno, una media di quasi dieci al giorno" e l’insoddisfazione per questa realtà contribuì al successo elettorale della Lega nel 2018. "Come ministro dell'Interno, Salvini ha cambiato radicalmente rotta.  Si è semplicemente rifiutato di permettere ai migranti di mettere piede sul suolo italiano" e questo gli è costato anche grossi guai con la giustizia in Sicilia, oltre a feroci attacchi dalle Ong e dal Pd

 

"A volte c'erano casi eccezionali - ricorda Van Aalderen -.  Ma nella prima metà del 2019, erano arrivati ​​solo più di 3.000 migranti. Quel numero è aumentato di nuovo dopo che Salvini si è dimesso dal governo nell'agosto di quell'anno, eppure quasi 1.300 migranti sono annegati in tutto il 2019.  Ancora troppo.  Ma se lo confronti con gli anni precedenti e se consideri che abbiamo già quasi lo stesso numero di vittime a luglio, è una cifra notevolmente bassa". Un atto d'accusa al Partito democratico e a chi è succeduto a Salvini al Viminale, Luciana Lamorgese.