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Migranti, rimpatri volontari: 2mila euro per tornare a casa, la mossa del governo

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Il governo Meloni punta sui rimpatri volontari assistiti e offre duemila euro a ciascun migrante per tornarsene a casa, mille in più per ogni eventuale altro componente il nucleo familiare. Non in contanti ma in beni e servizi per un piano di reintegrazione socio-economica nel Paese d’origine, per affittare un locale, avviare una piccola attività commerciale o imprenditoriale, far studiare i figli.

Il progetto di Palazzo Chigi, l'ha reso pubblico Alessandra Ziniti su Repubblica  spiegando che sono stati messi sul piatto cinque milioni di euro provenienti dal Fondo asilo migrazione e integrazione nel tentativo di rimandare a casa più facilmente almeno 2.500 immigrati in tre anni. Una circolare appena firmata dal Dipartimento per le libertà civili e immigrazione del Viminale, si legge su Repubblica, invita tutte le prefetture a dare la massima visibilità all’iniziativa informando soprattutto gli enti gestori dei centri di accoglienza, le associazioni, insomma chiunque possa informare i migranti (soprattutto quelli destinati all’espulsione) di questa opportunità.

Il progetto, spiega Repubblica, sarà gestito dall’Oim, l’organizzazione internazionale per le migrazioni e riguarda tutti, compresi i vulnerabili, e non solo chi arriva in Italia sui barconi. L’Oim, con i suoi operatori in Italia ma anche in 13 diversi Paesi d’origine, assicurerà un servizio di consulenza per i diversi progetti che i migranti interessati chiederanno di poter avviare con i fondi loro dedicati. Prima della partenza o subito all’arrivo ogni migrante riceverà 615 euro in contanti per le esigenze di prima sistemazione. I 2.000 euro invece saranno destinati esclusivamente al finanziamento in beni e servizi di un’attività in grado di consentire il reintegro del migrante nel Paese d’origine. Sempre al personale Oim toccherà il monitoraggio per sei mesi dell’effettiva realizzazione del progetto. 

 

 

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